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RomaEuropa Festival 2015, 50 appuntamenti con oltre 300 artisti

Robert Lepage, 887Romaeuropa Festival festeggia i 30 anni con oltre 300 artisti e 50 appuntamenti che si svolgeranno in 14 diversi spazi per 75 giorni di programmazione.
Dal 23 settembre all’8 dicembre 2015 teatro, danza, circo contemporaneo, arte e tecnologia, e soprattutto la musica comporranno il cartellone del festival.

Tra i moltissimi appuntamenti di questa edizione dal titolo RiCreazione, spiccano 20 creazioni in prima italiana con artisti provenienti da 21 paesi.

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Al Teatro Argentina Robert Lepage aprirà Romaeuropa 2015 con 887, una potente macchina teatrale che vedrà in scena lo stesso regista; seguiranno altri protagonisti che hanno segnato tappe importanti nella storia del Festival come la coreografa Maguy Marin, Jan Fabre e 27 performer di Troubleyn nella loro sfida più temeraria al tempo e al teatro stesso; Anne Teresa De Keersmaeker, la coreografa canadese Marie Chouinard, il belga Fabrizio Cassol con undici musicisti da Egitto, Siria, Turchia, Francia, Belgio, Stati Uniti (AlefBA) e il debutto del coreografo britannico Russell Maliphant.
E ancora Akram Khan con Kaash all’Auditorium Conciliazione, Emma Dante al Teatro Vittoria nell’intervista impossibile Io, nessuno e Polifemo e con Operetta burlesca; Romeo Castellucci, con i frammenti dal Giulio Cesare riallestiti per le Terme di Diocleziano, e insieme a Valérie Dréville in Schwanengesang da Schubert, al Teatro India.http://www.bitculturali.it/wp-admin/post.php?post=63158&action=edit
Al Teatro India e in collaborazione con Teatro di Roma, i nove coreografi di DNA, il focus sulla giovane danza ideato e curato da Anna Lea Antolini, e il debutto al Festival del gruppo teatrale Carrozzeria Orfeo. Anche per Ascanio Celestini debutto al Festival con la nuova produzione Laika al Teatro Vascello, che ospita inoltre il collettivo danese Hotel Pro Forma in Laughter in the Dark, adattamento del romanzo di Nabokov tra teatro, installazione, arti visive e coreografia.
Sullo stesso palcoscenico la danza prende i colori del flamenco con la coreografia di Aurélien Bory per Stéphanie Fuster, accenti digitali con il nuovo lavoro per gli acrobati di Adrien M e Claire B, si fonde alle arti acrobatiche anche in Nos limites di Radhouane El Meddeb.

Arte circense, teatro e danza sono anche gli ingredienti di Cuisine et confessions, spettacolo culinario e surreale con cui arrivano per la prima volta al Teatro Brancaccio per il Festival i nove straordinari performer della compagnia del Québec Les sept doigts de la main.

Musica e performing art anche al MAXXI con Alessandro Sciarroni e i danzatori del Balletto di Roma impegnati in Turning. Symphony of sorrowful song, un progetto site-specific per il museo delle arti contemporanee che ospiterà nei suoi spazi anche Musica da cucina di People from the mountains, musicista in programma anche al MACRO Testaccio-La pelanda con un secondo lavoro, Matita.

Un fiume di musica esonda tra la Pelanda, il Vascello, l’Auditorium, unendosi al teatro, la performance e l’arte contemporanea con, tra gli altri, VoxNova Italia, Tempo Reale Electroacustic ensemble, Muta Imago, Fabrizio Ottaviucci, il concerto-performance per luce sinfonica del collettivo Quiet Ensemble, e Rhò, Daniele Spanò e Luca Brinchi.

I nuovi linguaggi del rinascimento africano vivono nei live di Pat Thomas & Kwashibu Area Band, Petit Noir, BLK JKS per la rassegna Afropolitan, in collaborazione con Afrodisia, mentre alla cultura elettronica sono dedicati gli appuntamenti del prestigioso festival Club to club con The Italian New Wave.

La pelanda ospiterà anche quest’anno la mostra Digital Life, alla sua sesta edizione con il titolo Luminaria, 12 installazioni affiancate da un programma di performance.

13 sono i percorsi di INformazione rivolti ai più diversi pubblici con laboratori, talks e incontri con gli artisti.

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