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Gli innocenti

Locandina del film Gli innocentiIl film si presenta come una sorta di melodramma politico, dove tuttavia il coté politico (il travaglio interiore del “cattivo maestro” che arriva a difendere e giustificare l’azione dei terroristi) rimane, a conti fatti, un aspetto marginale al racconto. La storia funzionerebbe allo steso modo se Pil, anziché uccidere il poliziotto, avesse, che so, procurato la morte di un pedone in un incidente stradale. Nel film, infatti, più ancora che il gesto criminale della ragazza, conta la decisione di Carsten di schierarsi al suo fianco, una scelta che intuiamo essere dettata da ragioni, prima ancora che ideologiche, di ordine privato e affettivo. Perché a spingere Carsten a sostenere la lotta della giovane terrorista è l’amore per Pil, una passione senile vissuta da un uomo ormai di là con gli anni come un’esperienza di rinnovamento, un estremo tentativo di riscatto dalle scadenze inesorabili del tempo.

Appare ben presto chiaro allo spettatore come il protagonista assoluto del racconto sia proprio Carsten. Il regista concentra l’osservazione unicamente sul suo dramma interiore. Gli altri Una scena del film Gli innocentipersonaggi del film vivono solo in funzione dell’eroe, sicché certe loro scelte, certi snodi cruciali delle loro esistenze (Pil che riesce infine a liberarsi dei propri sensi di colpa, la moglie di Carsten che scopre di non amare più il marito, la vedova del poliziotto che matura la decisione di suicidarsi) sono destinati fatalmente a rimanere nell’ombra.

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La pellicola è sostenuta da una tensione etica ambigua, di lontana ascendenza dostoevskijana, con qualche diluito, malcentrato richiamo all’Assayas di Desordre. Lo squallore morale dei personaggi, il loro protervo atteggiarsi a vittime del sistema (si pensi alle farneticanti dichiarazioni che Carsten rilascia alla televisione), la fuga dalle responsabilità delle loro azioni, non sembrano escludere tormenti e lacerazioni, crisi di coscienza, desideri di espiazione. L’impressione è che Per Fly abbia inteso fare credito alle sue creature di un senso di umanità che i dati della cronaca recente e passata rendono assai poco credibile. 

Con tutto ciò, i meriti della pellicola (la sicurezza nel sostenere il ritmo del racconto, Una scena del film Gli innocentiil buon lavoro sugli attori, l’accurata pulizia formale) sono lì in bella mostra. E a noi non resta che una malinconica considerazione: un film come Gli innocenti, capace di affrontare, sia pure in modo ambiguo e reticente, il tema della violenza terroristica e della colpa, noi in Italia, patria di una sciagurata genia di terroristi di ogni risma e colore, un film così noi ce lo possiamo soltanto sognare. I nostri registi, giovani o meno giovani, hanno altri progetti e altri obiettivi, e, fatte salve alcune eccezioni (Gianni Amelio, Giuseppe Bertolucci, Mimmo Calopresti…), su certi argomenti ritengono più opportuno e prudente tacere.

Nicola Rossello

Scheda film

Titolo: Gli innocenti
Regia: Per Fly
Cast: Jesper Christensen, Pernilla August, Beate Bille, Charlotte Fich, Vibeke Hastrup, Julie Ølgaard
Durata: 103 minuti
Genere: Drammatico
Distribuzione: Teodora Film
Data di uscita in Italia: aprile 2007

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