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Al MACRO una personale di Giuseppe Gallo

Giuseppe Gallo / MACRO, Merletto Veneziano, 2004, olio, tecnica mista ed encausto su tavola, cm 186,5 x 252 cm, Collezione: privata (courtesy Galleria dello Scudo, Verona)Il MACRO, Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta, dal 17 novembre 2007 al 3 febbraio 2008, un’ampia mostra antologica dedicata a Giuseppe Gallo, uno dei protagonisti della Nuova Scuola Romana.
Una selezione di opere storiche e inedite coprirà vent’anni del suo percorso artistico attraverso disegni, dipinti e sculture.

In mostra il ciclo di 12 dipinti ad olio dedicati ai mesi dell’anno Le dita della mente, provenienti dalla collezione dell’artista e riuniti in un’unica e inedita struttura installativa.
L’esposizione prosegue con la serie scultorea Prismi, dove Gallo ha riprodotto in bronzo un gruppo di maschere rituali e teatrali acquistate durante i suoi viaggi.

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Giuseppe Gallo / MACRO, Cadute silenziose II, 2006, olio acrilico ed encausto su tavola, cm 252×187, Foto: Giuseppe SchiavinottoIl percorso artistico di Gallo è contraddistinto dal suo stile ironico, strumento che gli permette di sperimentare diversi linguaggi pur mantenendo fermo il ricorso alla classicità nelle tecniche e nei materiali.

La sua arte è pregna di riferimenti simbolici che celano l’enigma (numeri, foglie, figure) e che volutamente hanno il solo compito di dare accenni e intuizioni per poi lasciare il passo a libere e personali interpretazioni.

Notevole il ricorso alla pratica della frammentazione sia nelle figure che nel colore, elemento quest’ultimo che Gallo considera simbolo e espressione della materia e che pone in risalto attraverso i forti contrasti generati dall’uso di ruggini e ossidanti.

La mostra, realizzata in collaborazione con la Kunsthalle Mannheim, si inserisce nell’ambito della stagione 2007-2008, contemporaneamente al progetto dedicato ad Avish Khebrehzadeh e alla collettiva La città che sale.We try to build the future, allestita presso MACRO FUTURE

Il catalogo monografico (italiano/inglese) è edito da Electa (collana MACRO).

Giuseppe Gallo (1954, Rogliano – CS) si trasferisce a Roma nel 1976, dove, nello stesso anno tiene la sua prima personale. Presente sulla scena internazionale già dal 1979, quando figura in Europa 79 a Stoccarda, approda a New York nel 1983 partecipando a una collettiva presso Annina Nosei Gallery e nel 1986 con una mostra personale presso Sperone Westwater. Invitato alla Quadriennale di Roma nel 1986 e nel 1999, partecipa a numerose rassegne all’estero – tra le più significative Roma interna al Museum Moderner Kunst a Vienna nel 1991, Concordantiae al Centre Régional d’Art Contemporain Midi-Pyrénées a Tolosa nel 1992, Minimalia al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1998 poi riproposta al P.S.1 Contemporary Art Center di New York. Nel 1990, riceve l’invito a esporre alla Biennale di Venezia con una sala personale nel Padiglione Italia. Del 2000 è la rassegna allestita presso Palazzo delle Esposizioni di Roma, insieme a opere di Antony Gormley e David Hammons, e rappresenta l’importante ritorno di Gallo in uno spazio pubblico romano.
Fondamentali nel suo percorso espositivo sono le personali allestite a Rende nel 2001 e a Spoleto nel 2004. La prima offre un’approfondita panoramica di oltre venticinque anni di attività artistica, l’altra rappresenta la prima antologica interamente dedicata alla scultura. Dal 2005 al 2007 si susseguono importanti personali in prestigiose gallerie italiane, come la mostra Mito-Rito-Sito (Verona) e Gioco felice di un suonatore di tamburi (Modena). Tra le collettive del 2006: la grande mostra che l’Académie de France à Rome Villa Medici ha dedicato ai sei artisti di San Lorenzo: Ceccobelli, Dessì, Gallo, Pizzi Cannella, Tirelli e Nunzio.

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