HomeMostre ed EventiPiù chiostro o più oratorio per i sacerdoti di domani?

Più chiostro o più oratorio per i sacerdoti di domani?

Lunedì 17 dicembre 2007, si è svolta presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino la quinta Questio disputata, organizzata dall’Istituto San Tommaso.
Il proponimento è quello di recuperare lo strumento delle disputatio, tipicamente medievale,  riflettendo su questioni attuali e reali nella teologia e nella filosofia contemporanea. 

La Preside dell’Istituto, Prof.ssa Margherita Maria Rossi, ha aperto il dibattimento cogliendo il cuore dell’argomento: quale sarà la dimensione da curare per i seminaristi, essere in mezzo al popolo o coltivare l’esercizio spirituale? Da qui è partita l’introduzione e presentazione dei due relatori, Mons. Manlio Asta, Direttore dell’Ufficio Evangelizzazione e Pastorale Scolastica del Vicariato di Roma, Docente di Epistemologia dell’Educazione Religiosa presso la Pontificia Università Lateranense, e il Prof. Aureliano Pacciolla, Docente di Psicologia della Personalità presso l’Università LUMSA e la Pontificia Università Gregoriana.

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Il confronto ha visto disputare i due esperti su due posizioni differenti: la vita ordinata di preghiera, fa parte della chiesa, ha detto Mons. Asta, “l’impegno nella vita quotidiana, nel mondo è proprio del sacerdote, il cui compito non è vivere separato da esso, ma è chiamato a vivere in mezzo alla gente”.

Ha replicato il Prof. Pacciolla: “non dobbiamo avere dei bravi leader, ciò che il popolo di Dio si aspetta è sì una guida ma non un leader”. Ha continuato dicendo che “indispensabili sono contemplazione e azione, ma prevale la contemplazione come sinonimo di riflessività. Se nella teologia l’oggetto è l’Amore, nella psicologia l’oggetto è la riflessività, l’Attività. Mancano però i modelli. Pertanto, sostiene, servirebbe una formazione al servizio, più che una leadership”.

Il tutto, in consecutiva, è stato tradotto in lingua inglese al fine di facilitare la possibilità di seguire la disputatio e il successivo dibattito per gli ospiti di lingua anglofona.
La discussione ha previsto una pausa di riflessione, in seguito si sono avuti interventi e domande poste dai diversi convenuti alla giornata, animati dall’argomento e dagli stimoli di pensiero che la discussione ha alimentato. Le posizioni dei due relatori si sono confrontate dando risposte anche agli ospiti intervenuti, con l’ausilio anche della traduzione simultanea.

La serata si è conclusa con un ringraziamento e un saluto benaugurale da parte della Preside, Prof.ssa Margherita M. Rossi.

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