Rimarrà aperta al pubblico dal 29 aprile al 7 settembre 2008 a Roma, al Museo del Corso, la prima grande mostra dedicata al Quattrocento romano. L’esposizione è promossa dalla Fondazione Roma, presieduta dal Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano. Dopo il successo della recente mostra “Capolavori dalla Città proibita”, oggi il Museo del Corso, divenuto negli anni un punto di riferimento rilevante nel panorama museale capitolino, ospita nei suoi locali – in anteprima assoluta – testimonianze e capolavori artistici del XV secolo, prestati e riuniti eccezionalmente per questa mostra.
Il Quattrocento a Roma segna dunque un nuovo punto di riferimento per lo studio e la conoscenza della storia e dell’arte del Rinascimento italiano, riabilitando la grandezza di Roma accanto a quella coeva di Firenze.
La mostra presenta un’indagine approfondita sugli aspetti sociali, urbanistici, religiosi ed artistici di Roma, nel XV secolo, e a testimoniarne la grandezza sono esposti i capolavori dei grandi artisti che vi operarono: Mantegna, Perugino, Piero della Francesca, Pinturicchio, Donatello, Michelangelo, Lippi, sono solo alcuni degli artisti rappresentati in mostra.
I prestiti – in totale 170 opere – provengono dai prinicipali musei italiani e stranieri, tra cui i Musei Vaticani, il British Museum, lo Stiftung Museum Kunst Plast di Düsseldorf, il Skulpturensammlung und Mueseum für Byzantinische Kunst di Berlino.
Accanto alle prestigiosissime opere e testimonianze dell’epoca, due elementi di assoluta novità corredano l’esposizione: una grande tavola multimediale di Roma quattrocentesca con cui il pubblico potrà interagire ed esplorare nel dettaglio edifici e monumenti della Roma dell’epoca, e la ricostruzione 3D della Cappella Carafa di Santa Maria Sopra Minerva: per la prima volta l’Enea ha applicato la tecnologia con radar ottico a colori (solitamente utilizzata per indagini spaziali) ad un monumento artistico. Questo straordinario intervento consente una lettura nitidissima e ravvicinata degli affreschi del Lippi – conservati nella Cappella Carafa e visibili in loco con grande difficoltà – al punto da percepirne i minimi dettagli.
Da segnalare anche il capolavoro di Piermatteo d’Amelia, Madonna con Bambino, che giungerà in mostra a partire dal 20 maggio; l’opera, di cui si erano perse le tracce da oltre 20 anni, è stata ritrovata e dopo un lunghissimo restauro verrà riesposta al pubblico per la prima volta in occasione di questa mostra.
La mostra è supportata da iniziative collaterali di approfondimento e da un’interessante attività didattica per le scuole ed i bambini, cui la Fondazione Roma offre generosamente l’ingresso e la visita gratuiti.
L’esposizione, prodotta e organizzata dalla Fondazione Roma in collaborazione con Arthemisia, è a cura di Claudio Strinati, Soprintendente del Polo Museale Romano, e di Marco Bussagli, docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, con il coordinamento di Maria Grazia Bernardini della Soprintendenza del Polo Museale Romano e già Soprintendente di Modena e Reggio Emilia. I curatori si sono avvalsi di un comitato scientifico prestigioso, che ha contribuito alla realizzazione della mostra e del catalogo.
Edito da Skira, il catalogo è un cofanetto in due volumi, un oggetto prezioso ed un importante strumento di studio e conoscenza.