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Il resto della notte

Locandina del film Il resto della notteFrancesco Munzi, qui alla sua opera seconda dopo Saimir del 2004, è uno dei pochi registi italiani capaci di ascoltare il presente, di riflettere con forza e rigore sul degrado del reale. Deciso a mostrare e rappresentare l’Italia ricca e infelice del Nord-Ovest, ce ne ha fornito un ritratto denso, incisivo, convincente.

Il film esplora le tensioni e le contraddizioni di un tessuto sociale e umano attraversato dai segni di un oscuro malessere, insidiato da ombre minacciose, da affanni e disperazioni che arrivano talora a tradursi in violenza devastante: un paesaggio desolato, dove il quieto benessere alto borghese e la miseria materiale, le sottili nevrosi esistenziali e l’angoscia dell’emarginazione sono condannati a convivere entro spazi ormai mal definiti, privi di confini certi, di barriere rassicuranti.

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Immagine tratta dal film Il resto della notteIl resto della notte riesce a raccontare tutto questo, e lo fa ricorrendo a uno sguardo lucido, asciutto, privo di infingimenti, di vieti pregiudizi, di stereotipi manichei. Munzi rinuncia, ad esempio, al logoro, insopportabile stereotipo del “migrante buono”, ma evita di scivolare in una retorica di segno opposto: “Il mio lavoro – assicura il regista – è stato quello di restare, fino alla fine, sia dalla parte delle vittime che da quella dei rapinatori”.

La composizione narrativa sgrana tre diverse “storie”, collegate tra loro da personaggi limitrofi: un intreccio complesso che Munzi governa con perizia, garantendo buona padronanza di ritmo e riuscita nettezza di stile, e passando con disinvolta sicurezza dall’uno all’altro segmento del racconto, incanalandoli tutti verso un epilogo sanguinoso (che il film sceglie, arditamente, di confinare nel fuori campo).

Da segnalare il vigore interpretativo degli attori. In particolare, la prova di Stefano Cassetti, l’indimenticabile Roberto Succo del film eponimo di Cédric Kahn, vale da sola il prezzo del biglietto.

Nicola Rossello

Scheda film

Titolo: Il resto della notte
Regia: Francesco Munzi
Cast: Sandra Ceccarelli, Aurélien Recoing, Stefano Cassetti, Laura Vasiliu, Victor Cosma, Constantin Lupescu, Teresa Acerbis, Susy Laude, Veronica Besa, Bruno Festo, Giovanni Morina, Maurizio Tabani, Simonetta Benozzo, Nanni Tormen, Corrado Vernisi, Antonio Rosti, Francesca Rizzotti
Durata: 100 minuti
Genere: Drammatico
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita in Italia: 13 giugno 2008

Sinossi

La moglie di un industriale di provincia, Silvana, sofferente da tempo di disturbi nervosi, si convince che la giovane domestica rumena, Maria, sia responsabile della sparizione di alcuni oggetti preziosi nella propria casa. Senza alcuna prova, contro la volontà del marito Giovanni e soprattutto della giovane figlia Anna, la donna decide di licenziare su due piedi la giovane.
Maria, dopo un inutile e disperato vagabondare, decide di tornare in casa del suo ex fidanzato, Ionut: l’uomo è da poco uscito di galera e ora condivide un poverissimo appartamento di ringhiera col fratello minore adolescente Victor.
Tra Ionut e Maria rinasce una passione che sembrava sopita da tempo. Purtroppo però i giovani amanti sono i primi ad accorgersi che gli equilibri familiari sono cambiati: Victor guarda con sospetto la neo arrivata Maria, considerandola inaffidabile e dannosa per la serenità del fratello, celando dietro atteggiamenti infantili, una gelosia quasi morbosa per Ionut, accresciuta dalla recente scomparsa della madre.
Ionut intanto ha cominciato a frequentare Marco Rancalli, un giovane cocainomane, con cui condivide un giro di piccola malavita. Marco a sua volta ha una storia difficile alle spalle, un figlio di otto anni Luca, affidato da molti anni alla ex-moglie. Quando la donna, esasperata per il suo comportamento incosciente e pericoloso, decide di togliergli la possibilità di vedere il figlio, l’aggressività dell’uomo raggiunge livelli di guardia.
La famiglia dell’industriale da cui è partita la storia, e le ricchezze della loro casa, diventano ora l’obiettivo primario di questa banda di disperati.

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