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Raffaello e Urbino

Palazzo Ducale di Urbino ospita dal 5 aprile al 12 luglio 2009 la mostra Raffaello e Urbino.
L’esposizione, allestita nel Salone del Trono e nelle sale dell’appartamento della Duchessa, si pone l’obiettivo di ricondurre la prima formazione di Raffaello alla grande cultura espressa dalla corte urbinate e soprattutto all’influenza del padre, Giovanni Santi.

In mostra i capolavori giovanili di Raffaello, 20 dipinti e 19 disegni originali, messi in rapporto alla pittura del padre e di altri pittori vicini alla fase giovanile della sua formazione ad Urbino, 32 dipinti e 10 disegni.

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Una sezione della mostra è, inoltre, dedicata al rapporto dell’opera di Raffaello con la più importante produzione del Ducato di Urbino, la maiolica, basata sulle immagini raffaellesche, di cui sono esposti esemplari antichi. Sarà visibile, per la prima volta, un pezzo mai esposto,  derivato direttamente da un disegno originale e non da un’incisione di Raffaello, assieme a numerosi esempi fra i più preziosi di questa produzione.

La mostra è curata da Lorenza Mochi Onori, Soprintendente per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici delle Marche, e si avvale di un prestigioso comitato scientifico, che vede la partecipazione dei maggiori specialisti nella materia: Linda Wolk Simon del Metropolitan di New York,  che ha curato recentemente una mostra sul tema, Carol Plazzotta e Tom Henry della National Gallery di Londra, curatori della mostra su Raffaello tenutasi a Londra nel 2004,  Silvia Ferino Pagden del Kunsthistorisches Museum di Vienna, specialista della grafica raffaellesca, Cristina Acidini, Antonio Natali e Marzia Faietti, rispettivamente Soprintendente del Polo Museale fiorentino, Direttore degli Uffizi e Direttore del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Giovanna Perini, ordinario di Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, Antonio Paolucci e Arnold Nesselrath, rispettivamente direttore e curatore del Dipartimento di pittura dei Musei Vaticani, oltre ai direttori storici dell’arte della Soprintendenza di Urbino.

La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici delle Marche, dalla Regione Marche, dalla Provincia di Pesaro-Urbino, dal Comune di Urbino e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro.
L’organizzazione è affidata a Gebart in collaborazione con Civita.

Accompagna la mostra un catalogo edito da Electa.

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