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A Monza la mostra “Gino Sandri (1892 – 1959). Luci dell’arte, ombre della follia”

Gino Sandri, Autoritratto cm.19x23Resterà aperta al pubblico dal 31 maggio al 19 luglio 2009, all’Arengario di Monza, la mostra Gino Sandri (1892 – 1959).  Luci dell’arte, ombre della follia, a cura di Elena Pontiggia.
L’esposizione ripercorre la vicenda artistica e umana dell’artista milanese, la cui vita è stata segnata da una dolorosa reclusione in istituti psichiatrici dal 1924 in poi.
In mostra 70 disegni (alcuni accompagnati da commenti, ricordi, aforismi), che raffigurano malati, degenti e infermieri, realizzati da Sandri tra il 1927 e il 1949, ovvero negli anni dei suoi ricoveri presso la Casa di Cura di Villa Fiorita (Affori) e l’Ospedale Psichiatrico di Mombello di Limbiate, in Brianza.

In queste opere è possibile ammirare il talento che Gino Sandri seppe coltivare dapprima all’Accademia di Brera, che frequentò dal 1911 al 1915, seguendo i corsi di Cesare Tallone, Vespasiano Bignami, Giuseppe Mentessi e Francesco Confalonieri, e che affinò frequentando gli studi di Emilio Longoni, Adolfo Wildt, Giorgio Belloni e personalità quali Aldo Carpi e Carlo Carrà.

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 Gino Sandri, Senza titolo, post 1938, cm. 16,5x12Tra il 1914 e il 1922 Sandri si dedicò all’attività di illustratore, collaborando con vari periodici, come il Corriere dei Piccoli, Italia bella, la Novella, il Novellino, il Guerin Meschino e La Lettura. Nel 1922 illustrò per Hoepli Fanciulli d’Italia di Anna Vertua Gentile (pubblicato nel 1926) e Viaggio sentimentale di Sterne, e nel 1923 un’edizione delle Poesie edite ed inedite di Carlo Porta (pubblicata nel 1929). Partecipò, inoltre, a mostre alla Permanente di Milano e a varie esposizioni ricevendo elogi e riconoscimenti.

La stampa si occupò di Sandri in varie occasioni, ma dopo il 1924, cioè dopo l’internamento in manicomio, il suo nome scomparve dall’attenzione di colleghi, critica e pubblico.

Il materiale esposto fa parte di una più ampia documentazione, costituita da diari, manoscritti, racconti, lettere alla famiglia e disegni, eseguiti in Istituto Psichiatrico, recentemente sottoposta a tutela da parte del  Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza archivistica per la Lombardia.

L’esposizione, accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, è organizzata dall’Associazione “Gino Sandri”, con il sostegno della nuova Provincia di Monza e Brianza, del Comune di Ceriano Laghetto, della Fondazione Monza Brianza, con il patrocinio del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia – Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, dell’Accademia di Belle Arti di Brera, dell’Università Cattolica di Milano e la collaborazione del Comune di Monza.

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