Palazzo Reale di Milano, dal 26 giugno al 22 novembre 2009 ospita la mostra Scapigliatura. Un “pandemonio” per cambiare l’arte.
Attraverso 250 opere – dipinti, sculture, grafiche e incisioni, corredate da testi, fotografie e molto altro ancora -, l’esposizione fa rivivere l’atmosfera di quest’esperienza che, dalla seconda metà dell’Ottocento fino ad inizio Novecento, seppe coinvolgere tutte le arti verso un rinnovamento e portò la società italiana ad un cambiamento ideologico e di costume.
In mostra saranno presenti i lavori di trentotto artisti, da Giovanni Carnovali detto Il Piccio a Daniele Ranzoni, da Tranquillo Cremona a Giuseppe Grandi, da Gaetano Previati a Medardo Rosso, a Pietro Troubetzkoy, provenienti da raccolte pubbliche e private italiane e da prestigiose istituzioni straniere quali il Groninger Museum di Groningen, in Olanda, e il Szépművészeti Múzeum di Budapest, coprendo un arco temporale di quattro decenni in cui il movimento si è evoluto dall’iniziale serrata polemica ad un nuovo accademismo.
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, promossa dal Comune di Milano – Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Artematica, col patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia e della Provincia di Milano, l’esposizione è curata da Annie-Paule Quinsac coadiuvata da un comitato scientifico composto da Giuseppe Farinelli per la letteratura, Paolo Repetto per la musica, Gaetano Oliva per il teatro, Anna Finocchi per i rapporti con l’architettura.
La mostra è accompagnata da un catalogo a cura di Annie-Paule Quinsac, edito da Marsilio, che presenta saggi di Giuseppe Farinelli, Paolo Repetto, Gaetano Oliva, Anna Finocchi.
Per tutta la durata della mostra, Milano diventerà un palcoscenico aperto a esecuzioni musicali, liriche, letture di testi, pièce teatrali, proiezioni cinematografiche. Saranno anche ricostruiti alcuni itinerari mirati ai luoghi canonici, urbani, della ‘vita’ scapigliata, come le osterie, i caffè e gli atelier.
A corredo, nello stesso periodo, presso la Biblioteca di via Senato sarà approfondita la parte letteraria e giornalistica della Scapigliatura, nella mostra dal titolo La Scapigliatura e Angelo Sommaruga. Dalla bohème milanese alla Roma bizantina. Per la prima volta verrà esposto il Fondo di Angelo Sommaruga di proprietà della Biblioteca di via Senato: lettere, biglietti postali, cartoline (fra cui alcune inedite di Gabriele D’Annunzio e Giosuè Carducci), volumi, riviste fra cui “Cronaca Bizantina” e “Forche Caudine” (di cui è stato editore). Sarà presente, inoltre, una sezione dedicata alla caricatura e alcune opere di artisti scapigliati fra cui Ranzoni, Troubetzkoy e Conconi.