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Quando scatta Nuvolari, mostra a Mantova

Tazio Nuvolari: la Vittoria di Vanderbilt nel 1936A Mantova, alle Fruttiere di Palazzo Te, è in programma dal 17 settembre al 18 dicembre 2009 una mostra dedicata al grande Tazio Nuvolari.  Titolo dell’esposizione “Quando scatta Nuvolari”, dove il verbo “scatta” va inteso sia in senso automobilistico, con la potenza dell’imprendibile campione, sia in senso fotografico, perché Nuvolari fu un asso anche della fotografia.
Proprio da questa doppia accezione di “scatta” prendono vita due mostre in una: un percorso dedicato al pilota e uno dedicato al fotografo, percorsi solo idealmente disgiunti dato che sono molti i casi in cui Nuvolari fotografa proprio momenti e protagonisti del mondo internazionale delle due e delle quattro ruote.

Le immagini appartengono ad un “corpus” di 2575 negativi recentemente ritrovati, studiati e digitalizzati per intervento della Fondazione Banca Agricola Mantovana che promuove anche questa grande mostra. A curare l’esposizione sono due specialisti di storia dell’automobilismo: Gianni Cancellieri e Adolfo Orsi.

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Dell’imponente tesoretto di immagini dovute all’obiettivo di Nuvolari, la mostra propone, un percorso che ha come titolo “Lo sguardo di Tazio“, una selezione di circa 250 scatti. In queste foto il grande pilota rivela non soltanto un’ottima tecnica di ripresa (senso dell’inquadratura, studio degli effetti di luce e via dicendo) ma anche una curiosità e un’attenzione alla realtà circostante che danno a questo piccolo patrimonio iconografico un valore di testimonianza assolutamente inatteso e di grande interesse.

Tazio Nuvolari fotografo nel 1938Molte di queste foto svelano l’anima profonda di Nuvolari e la sua sensibilità, profondamente toccata dalla morte dei due figli (a quella di Giorgio, nel 1937, fece seguito quella di Alberto, nel 1946, l’uno e l’altro diciottenni). Dolori, si dice, che Tazio cercò di superare proprio grazie alla fotografia catturando nella pellicola la vita nei suoi singoli momenti, cercando così di sottrarla alla morte.
Sono immagini datate soprattutto tra il 1937 e i primi anni della Seconda guerra mondiale, in un percorso tra pubblico e privato, immagini della moglie, dei figli, del mondo delle corse, dei viaggi, sempre però in un’ottica sommessamente privata, da osservatore più che da protagonista.

Accanto a questo splendido “diario“, la mostra propone il Nuvolari più conosciuto, l’epopea emozionante del “mantovano volante“, mitico e non dimenticato pilota da corsa di notorietà mondiale, l’asso che fra moto e auto collezionò 141 vittorie (di cui 70 assolute e 71 di classe), 5 primati internazionali di velocità, 1 titolo di Campione d’Europa e 7 di Campione d’Italia.
Questa sezione non poteva che avere per titolo “L’asso degli assi“.
In questa parte della mostra rivivono le immagini più famose delle sue imprese, tornano i trofei da lui conquistati sulle strade e i circuiti di tre continenti. Trent’anni di storia delle corse e d’Italia, tra il 1920 e il 1950, riproposti attraverso foto, filmati e cimeli, insieme alle auto che con lui furono protagoniste, dalla Alfa Romeo 8C 2300 Monza alla Auto Union tipo D, alla Bugatti T37, alla Maserati 8CM, che Nuvolari portò alla vittoria. Ma anche le moto, dalla Bianchi “Freccia azzurra” alla Norton 500 OHV, dalla Borgo 500 alla Garelli 350 GP, che cavalcò sulle strade e sulle piste prima di passare alle quattro ruote. E l’ultima vettura, quella Cisitalia Grand Prix con la quale, imboccato ormai da tempo il viale del tramonto, sognò il ritorno al mondo  delle corse.

La mostra ha due testimonial d’eccezione: Lucio Dalla, per il suo famoso cd contenente la canzone “Nuvolari”, e il campione motociclistico Loris Capirossi, per Eberhard Italia, Società sponsor della manifestazione, unitamente alla Società Leoni Moto, che mette a disposizione una vespa Yamahaa “Giggle”.

L’esposizione, che è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, è promossa ed organizzata dalla Fondazione Banca Agricola Mantovana,  dal Comune di Mantova, in collaborazione con il Centro Internazionale d’Arte e Cultura di Palazzo Te, Automobile Club di Mantova, Archivio di Stato di Mantova e del PRA – Pubblico Registro Automobilistico di Mantova.

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