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Venezia, al Museo Correr la mostra “L’avventura del vetro. Un millennio d’arte veneziana”

Vaso “Samarcanda” a canne zaffiro e azzurro disposte ortogonalmente rispetto all’asse Effetre International, dis, ed esec. Lino Tagliapietra, 1984, Dono Effetre International, 1986, Museo del Vetro di Murano

Al Museo Correr di Venezia dall’11 dicembre 2010 al 25 aprile 2011 rimarrà aperta al pubblico la mostra L’avventura del vetro. Un millennio d’arte veneziana,a cura di Aldo Bova e Chiara Squarcina. L’esposizione, che presenta oltre trecento opere, ripercorre tutte le tappe della straordinaria “avventura del vetro” a Venezia, dall’arrivo in laguna, in età classica, di vetri provenienti da aree anche lontane, fino al connubio sempre più stretto tra vetro e design che rappresenta il presente e il futuro della produzione vetraria muranese.

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La mostra è organizzata cronologicamente in quattro sezioni: vetri archeologici; dal XV al XVIII secolo; XIX secolo; XX secolo.

La prima sezione presenta un’inedita sequenza di vetri antichi recuperati dai fondali della laguna e tra la sabbia dei canali della città. Fanno parte di questa sezione anche i vetri archeologici identificabili con la Collezione Manca.
Furono queste forme ad influenzare il gusto dei maestri vetrai veneziani per buona parte dell’Età dell’Oro del vetro a Venezia, dal Quattrocento a tutto il Seicento quando i vetri veneziani erano contesi e copiati. A quest’importante periodo la mostra riserva una serie ricchissima di capolavori. Poi l’evoluzione settecentesca con i fortunati nonché geniali tentativi di proporre il vetro per quello che non è ma che, lavorato con maestria ed ingegno, può suggerire materiali diversi come la porcellana senza dimenticare l’ingresso nella lavorazione della calcedonia e dell’avventurina.
L’Ottocento fu un secolo ambivalente dove si susseguiranno decadenza e rinascita. La prima “favorita” anche dalla perdita di un ruolo politico della Serenissima, la seconda stimolata dai nuovi stili che, solcando l’Europa, contaminarono anche Venezia e da una riflessione sulla passata grandezza. E, proprio per supportare questo “rinascimento”, nasce il Museo del Vetro.
Infine il Novecento, con il design che contamina e contagia la produzione vetraria, indirizzandola verso lidi nuovi dove il vetro non è più oggetto d’uso ma opera d’arte, da godere ed ammirare per le sue forme e colori.

La mostra espone anche altri esempi di manifattura sempre legata al mondo vetrario: quelli appartenenti alle collezioni Sarpellon, Dinon, Fuga e Panini, spaziando da un rarissimo erbario vitreo, ad una raccolta di borsette di perline di vetro.

In concomitanza con il Carnevale di Venezia 2011, dedicato all’Ottocento, verrà ad aggiungersi un’ulteriore selezione di più di un centinaio di opere provenienti dalla collezione Maschietto. Si tratta di figurine di vetro, con maschere veneziane e della Commedia dell’Arte, nudini femminili, costumi e soggetti di fantasia che, insieme a una selezione di disegni ottocenteschi sul Carnevale, dalle collezioni del Correr, troveranno spazio in uno dei sontuosi ambienti al primo piano del Museo Correr (dal 26 febbraio 2011).

La mostra, organizzata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, è accompagnata da un catalogo edito da Skira.

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