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Matisse. La seduzione di Michelangelo

Henri Matisse, Il lanciatore di coltelli, tav. 15, Jazz, Paris, Tériade, 1947, tavola a pochoir realizzata con gouache di Linel, 42 x 65 cm, Le Cateau-Cambrésis, Musée départemental Matisse, © Succession H. Matisse by SIAE 2010,Photo Philip Bernard

A Brescia, al Museo di Santa Giulia, dall’11 febbraio al 12 giugno 2011 rimarrà aperta al pubblico la mostraMatisse. La seduzione di Michelangelo“. L’esposizione intende dimostrare quanto profondo sia stato il legame intercorso tra Matisse e il genio italiano del Cinquecento, che portò l’artista francese alla formulazione di un’arte che fosse una semplificazione assoluta della pittura, alla luce del suo studio, giovanile e poi maturo, proprio della scultura di Michelangelo.
L’arte del grande fiorentino costituì per Matisse un riferimento e una continua fonte di riflessione che gli permise di lavorare sul perpetuo rapporto tra linea e volume, disegnando e dipingendo in maniera sculturale.

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La mostra, curata da Claudia Beltramo Ceppi, presenta 180 opere del maestro francese – dipinti, disegni, incisioni, gouaches découpées – in grado di seguire tutto il suo itinerario creativo, dalle prime opere fauve a quelle realizzate tra il 1908 e il 1914, a quelle del periodo di Nizza (dal 1918 in poi), fino alla parte finale della sua vita, dedicata alla scoperta poetica delle illustrazioni dei libri e della rivista Verve e all’invenzione rivoluzionaria delle gouaches découpées. A esse si affiancano diversi calchi di alcune delle più importanti sculture di Michelangelo, tra cui quelle delle Cappelle Medicee, oltre a un importante disegno originale raffigurante due Veneri.

Particolarmente suggestivo il confronto tra due delle opere più importanti di Matisse, provenienti dalla National Gallery di Washington, come il grande dipinto Pianista e giocatori di dama e la grandissima gouache découpée intitolata Venere.

La mostra, promossa dal Comune di Brescia, prodotta e organizzata da Fondazione Brescia Musei e Artematica, col patrocinio della Regione Lombardia-Cultura e del Ministero degli Affari Esteri, è accompagnata da un catalogo GAmm Giunti.

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