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Il futuro del libro digitale. Italia e Francia a confronto

Convegno "Il libro digitale, tra mercato e regolamentazione"

La pluralità delle idee come ricchezza irrinunciabile. Può essere la sintesi breve del saluto dell’ambasciatore francese S.E. Jean-Marc da La Sablière durante il convegno “Il libro digitale, tra mercato e regolamentazione”. E le idee possono svilupparsi e diffondersi principalmente attraverso il libro.
La tecnologia apre inevitabilmente nuovi percorsi disseminati di opportunità da cogliere e rischi da gestire. È quello che sta accadendo nel mondo dell’editoria. Il libro digitale prevede nuove modalità di lettura, modificando significativamente i tradizionali modelli economici e istituzionali che hanno retto negli anni passati l’universo del libro. Da queste premesse nasce l’idea del convegno tenutosi a Roma il 27 ottobre 2011 presso l’Ambasciata di Francia a Palazzo Farnese. Una giornata di lavori che ha visto la partecipazione di numerosi attori del settore provenienti dal mondo politico, culturale ed economico di Italia e Francia per analizzare il tema del libro digitale e stimolare un confronto tra situazione attuale, prospettive future e strategie pubbliche tra i due Paesi.
Il convegno, moderato da Stefano Salis, giornalista del Sole 24 Ore, è stato pensato con l’obiettivo di trattare il tema da molteplici prospettive (politica, economica e culturale) organizzando tre tavole rotonde: la prima, dal titolo “Analisi della situazione del mercato del libro digitale”, incentrata sull’analisi economica del settore, ha visto la partecipazione di Françoise Benhamou, Professore all’Università Parigi XIII, Stefano Mauri, Presidente di Edigita, Alban Cerisier, Segretario Generale del Gruppo Gallimard, e Marco Polillo, Presidente dell’AIE (Associazione Italiana Editori); a seguire la tavola rotonda su “Il ruolo dei poteri pubblici nello sviluppo del mercato del libro digitale”, tenuta da Nicolas Georges, Direttore del libro e della lettura al Ministero francese della Cultura, Gian Arturo Ferrari, Presidente del Centro per il libro e la lettura al MIBAC, Riccardo Franco Levi, Deputato promotore della legge sul prezzo del libro; l’ultimo dibattito è stato dedicato alla relazione tra il libro digitale ed i poteri pubblici, con la presentazione di alcuni casi pratici sia nell’esperienza italiana che francese. Hanno partecipato a quest’ultimo momento di confronto, dal titolo “Poteri pubblici e libro digitale, qualche caso pratico”, Arnaud Beaufort, Vice Direttore generale alla Bibliotheque nationale de France, Rosa Caffo, Direttore dell’ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche), Paul de Sinéty, Direttore del Dipartimento Libro e Promozione dei saperi dell’Institut français.
A conclusione del convegno l’intervento di Jacques Toubon, ex Ministro della Cultura e della Giustizia, ex Deputato europeo.

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Il libro digitale in Italia è in costante crescita e vale circa il 9,9% del fatturato totale dell’editoria italiana. Nel dato vanno però computati anche altri prodotti come banche dati on-line, riviste in digitale, contenuti per l’e-learning, ecc., che sottolineano come l’editoria attraverso il digitale può presentare un’offerta più ampia e articolata del semplice libro. Sul versante ebook nel 2011 sono stati messi in rete circa il 30% del totale delle edizioni cartacee uscite nell’anno.
I problemi maggiori che comporta il digitale dipendono dagli alti costi della digitalizzazione dei vecchi libri a fronte di un fatturato ancora basso che si attesta sui 3 – 4 milioni di euro. Alcuni editori però stanno raccogliendo la sfida arricchendo il proprio catalogo digitale attraverso investimenti sostenuti con mezzi propri senza alcun incentivo pubblico. A frenare lo sviluppo dell’ebook, come emerso durante il convegno, ci sono infine problemi di natura politica come l’aliquota IVA particolarmente alta e gli equilibri sul mercato della distribuzione, oltre ad una agguerrita pirateria che comprometterebbe il rispetto dei diritti d’autore.

Diego Pirozzolo

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