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Padova – I colori del sacro

Anna Castagnoli: Vento d’ottobre, tecnica mista, in Calendario “Città del Sole” © Edizioni Città del Sole 2009

Il Museo Diocesano di Padova dal 20 gennaio al 3 giugno 2012 ospita la mostra  “I colori del sacro“, rassegna internazionale di illustrazione.

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In esposizione tavole originali realizzate da un centinaio di illustratori di mezzo mondo, cristiani, musulmani, ebrei, seguaci di culti orientali o indifferenti che raccontano l’aria in infiniti modi, riferendosi alle più diverse culture e tradizioni, interpretate secondo il loro personalissimo sentire.

L’aria è l’elemento primo delle atmosfere di ricerca dell’Assoluto; diventa protagonista di tutti quei giusti richiami a un mondo dove essa sia effettivamente trasparente e pura e non un invisibile, micidiale veleno; intesa come soffio vitale, si trova collegata alla Bibbia, al Corano o ad altri Testi Sacri dei diversi credi. In molte religioni infatti la trascendenza divina si manifesta attraverso il soffio, inteso come ruah, spirito di vita, prâna, soffio vitale, nafas, respiro di Allah, e il vento è spesso considerato messaggero degli dei, Spirito di Dio.
Da sempre l’uomo prega con lo sguardo al cielo; la più popolare preghiera è rivolta al ‘Padre nostro che sei nei Cieli’ e un’altra preghiera della tribù africana degli Ewe recita: ‘Dove è il Cielo, ivi è anche Dio’.

La mostra è il motore di un ventaglio di proposte didattiche, di occasioni di approfondimento e confronto rivolte ai più giovani, dai bambini delle materne ai ragazzi delle superiori, ma anche e soprattutto alle famiglie, invitate a godere insieme di questa intelligente immersione nei colori e nella fantasia.

“Abbiamo voluto – annuncia il Direttore del museo Diocesano di Padova Andrea Nante – raccontare con i colori cos’è la voce del vento, il ritmo del respiro, il sollievo del soffio, la chiamata dello Spirito e, nella sua valenza più simbolica, la forza dell’ispirazione, la dolcezza della musica, la potenza della parola, del Verbo, nel tentativo di portare alla luce attraverso l’arte quel sacro che accomuna anche chi non crede”.

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