Quanto costa la scuola italiana? È vero che nel nostro paese ci sono ‘troppi insegnanti’ come si sente dire ormai da qualche tempo? È vero che gli alunni italiani sono così ‘somari’ se raffrontati ai coetanei europei? La maggior voce di spesa dell’istruzione italiana è costituita dagli stipendi degli insegnanti, per contenerla si potrebbe ridurne il numero. Ma quanti sono? Vanno conteggiati solo i cosiddetti ‘docenti in servizio’? Solo i professori di ruolo o anche i supplenti? E, nel secondo caso, quali supplenti, soltanto quelli in servizio per tutto l’anno o anche quelli temporanei? E i precari? E di quali graduatorie: quelle a esaurimento o anche quelle d’istituto?
Salvo Intravaia comincia da esempi come questi per raccontare nel dettaglio la scuola italiana, con numeri, tabelle e dati alla mano, e scrive un’inchiesta a tutto campo su un mondo che coinvolge almeno 15 milioni di persone, fra genitori, docenti, alunni, dirigenti scolastici, segretari e bidelli. Un universo caotico, contraddittorio ma ricco di possibili risorse per rilanciare un sistema che adesso fa acqua un po’ da tutte le parti.
Salvo Intravaia, professore in un liceo palermitano, scrive di scuola per “la Repubblica”.
Scheda libro
Autore: Salvo Intravaia
Titolo: L’Italia che va a scuola
Editore: Laterza
Collana: Saggi Tascabili
Prezzo: € 12,00
Pagine: 208
Anno: 2012