Primi anni Cinquanta, in un piccolo paesino del Meridione d’Italia. Maria e Nicola sono due fratelli appena ventenni: troppo giovani per rimanere soli al mondo, e giovanissimi per attraversare l’oceano fino al Nuovo Mondo. Eppure è proprio quello che la vita dà loro in sorte. Rimasti improvvisamente orfani, vengono affidati a uno zio che ha fatto fortuna in America. Ed è già durante il lungo viaggio sul transatlantico che la loro diversa indole si manifesta: Maria è una sognatrice, legge in ogni spruzzo d’acqua dorato dal sole una promessa, ma è di fatto indifferente al continente misterioso che le si spalanca davanti. Nicola, invece, è teso, febbrile, inquieto, avido di vita e di esperienze, e impiega poco per venire a patti con le sue origini e lanciare la sua sfida a New York, come Lucien de Rubempré la lanciò a Parigi nelle Illusioni perdute di Balzac. Siamo nel momento euforico del grande risveglio artistico e culturale, dopo la Guerra, ma già con le ombre del maccartismo che si allungano sui grattacieli sfavillanti di Manhattan. Siamo nel momento in cui tutto sta accadendo – da Jerome D. Salinger a Tennessee Williams, da Jackson Pollock a Mark Rothko, da Elia Kazan ad Arthur Miller, da Jersey Joe Walcott a Rocky Marciano… tutti sono sul ring che cambierà il Novecento –, e tutto può rivelare all’improvviso il suo volto più oscuro. Confinata nel palazzo di Brooklyn che ha l’incarico di gestire e da cui raramente si allontana, Maria vivrà una storia d’amore travolgente e segreta con Nathan, un giovane ebreo, attore fallito, che “aveva abbandonato la sua gente e la sua religione per vivere come voleva”. Nicola, invece, ha lo spirito del conquistatore: se quella è la terra delle opportunità, lui vuole prendersele, le sue opportunità. A Brooklyn preferisce Manhattan, “il cuore del mondo”, “il posto dove tutto, prima o poi, accade”, e dopo aver frequentato il mondo della boxe e aver lavorato per il manager di Rocky Marciano, incontra Tess, figlia di un facoltoso uomo d’affari. Con lei scoprirà lo scintillante mondo dell’arte moderna e, col sostegno economico di suo padre, si lancerà in una brillante carriera di gallerista. Nella ricerca del proprio ruolo nel Nuovo Mondo, i due fratelli sceglieranno strade opposte, e nei loro destini incrociati è racchiuso il senso segreto di una città favolosa.
Antonio Monda insegna alla New York University, collabora al quotidiano “la Repubblica” e tiene su “Vanity Fair” la rubrica “Central Park West”. È autore dei saggi La magnifica illusione (Fazi 2003), The Hidden God (MoMA 2004) e Tu credi? (Fazi 2006). Per Mondadori ha pubblicato il romanzo Assoluzione (2008), i racconti Hanno preferito le tenebre. Dodici storie del male (2010) e il libro intervista con Ennio Morricone Lontano dai sogni (2010).
Scheda libro
Autore: Antonio Monda
Titolo: L’America non esiste
Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Prezzo: € 18,00
Pagine: 276
Anno: 2012