La crisi economica, l’amore, la morte, la politica, l’immigrazione, il ’68, la scuola, la famiglia, il governo della Chiesa. Il rapporto tra Stato e Chiesa, tra scienza e dottrina, tra fede e ragione. La vita e il suo senso. Da quasi dieci anni, un uomo di punta della Chiesa italiana, il cardinale Angelo Scola – prima patriarca di Venezia, poi arcivescovo di Milano – e Aldo Cazzullo, dialogano sull’attualità politica e i temi ultimi dell’esistenza. Da queste conversazioni, che sono state discusse, commentate, criticate, difese da parte di politici, religiosi e laici, sono emerse parole- chiave divenute lessico comune del dibattito pubblico, come «meticciato di civiltà e culture» – agli antipodi sia dei retori del relativismo culturale sia dei nemici della società multietnica – e «nuova laicità»: quasi un manifesto del modo della Chiesa moderna di stare nella società e partecipare alla discussione e alle decisioni politiche. Per quanto ogni dialogo faccia storia a sé, e sia stato pensato come fine a se stesso, a rileggerli ora, ricomposti in un’unica sequenza, risulta evidente come ognuno rappresenti il tassello di un sistema di pensiero autonomo, che il cardinale Scola tratteggia, saldamente ancorato nel deposito della fede e della dottrina cattolica e nella lettura che ne è stata data dai papati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, ma con tratti di libertà in sintonia con la tradizione della diocesi di Milano, che ora è stato chiamato a reggere. È proprio la sintonia umana e intellettuale con gli ultimi due pontefici che consente al cardinale – stimolato e provocato dal giornalista– di elaborare idee originali e una visione innovativa del cristianesimo, che non penalizza le passioni, i desideri e neppure gli istinti; anzi, esalta l’umanità, la differenza tra uomo e donna, l’attrazione per il bello. E il cui nucleo centrale è sintetizzato nell’insolita espressione di «vita buona», la forma più alta di libertà, in cui il voler essere e il dover essere coincidono – si vuol fare ciò che si deve fare –, una vita animata dall’amore per il bello, il bene, il vero, l’eterno.n cui il “dover essere” e il “voler essere” riescono a coincidere.
Angelo Scola, dottore in filosofia e in teologia, è stato nominato vescovo di Grosseto nel 1991. Dal 1995 al 2002 è stato rettore della Pontificia Università Lateranense e preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo. Nominato patriarca di Venezia nel 2002, cardinale nel 2003, dal 28 giugno 2011 è arcivescovo di Milano. Tra i suoi più recenti libri si segnalano: Uomo-donna. Il «caso serio» dell’amore (Marietti 1820, 2002, Premio Capri 2003), Eucaristia. Incontro di libertà (Cantagalli 2005), Chi è la Chiesa? Una chiave antropologica e sacramentale per l’ecclesiologia (Queriniana 2005), Una nuova laicità (Marsilio 2007), Come nasce e come vive una comunità cristiana (Marcianum Press 2007), Dio? Ateismo della ragione e ragioni della fede (con Paolo Flores d’Arcais, Marsilio 2008), Maria, la donna (Cantagalli 2009), Buone ragioni per la vita in comune (Mondadori 2010), Vivere da grandi (Marcianum Press 2011).
Aldo Cazzullo, dopo quindici anni alla «Stampa», dal 2003 è inviato e editorialista del «Corriere della Sera». Oltre alle vicende italiane, ha seguito le elezioni di Bush, Obama, Erdogan, Zapatero, Sarkozy, Cameron, Rajoy. Da Mondadori ha pubblicato: I ragazzi di via Po (1997), I ragazzi che volevano fare la rivoluzione (1998), Il caso Sofri (2004), Testamento di un anticomunista (2000, con Edgardo Sogno), Il mistero di Torino (2004, con Vittorio Messori), I grandi vecchi (2006, premio Estense 2006), Outlet Italia (2007), L’Italia de noantri (2009), Viva l’Italia (2010), La mia anima è ovunque tu sia (2012).
Scheda libro
Autori: Angelo Scola, Aldo Cazzullo
Titolo: La vita buona
Editore: Mondadori
Collana: Saggi
Prezzo: € 15,00
Pagine: 144
Anno: 2012