Un vicequestore nato e cresciuto a Trastevere, che odia lo sci, le montagne, la neve e il freddo. Possiede solo scarpe Clarks, disprezza ogni tipo di abbigliamento invernale. In tutta la vita, il massimo dell’altitudine che ha raggiunto sono i 137 metri di Monte Mario, il punto più alto della sua città natale. Schiavone ha combinato qualcosa di grosso per meritare un esilio come questo, ma non è il problema peggiore. A Champoluc è stato rinvenuto un cadavere, sotto i cingoli di un gatto delle nevi. E Schiavone si deve mettere al lavoro. A febbraio, con la neve, con il gelo. A 1.500 metri sul livello del mare. «Roba da matti!». Investigare però è davvero il suo mestiere, e nonostante tutto Rocco si mette in azione. Tra piste, rifugi, funivie, maestri di sci, guide alpine, grolle e grappe al ginepro. E tutta quella brava gente di Aosta, città seria, fatta di persone serie che sgobbano e che si fanno i fatti loro. Per fortuna c’è qualche bella donna su cui fermare lo sguardo. Ma la nostalgia è dietro l’angolo, e Schiavone con la testa è sempre lì. «A Roma di questi tempi fa freddo, ma spesso c’è la tramontana che spazza via le nuvole. E allora c’è il sole. E fa freddo. La città è rossa e arancione, il cielo azzurro ed è bello camminare per le strade sui sampietrini. Escono fuori tutti i colori, quando c’è la tramontana. Come uno straccio che toglie la polvere accumulata su un quadro antico…». Non sarà facile, la vita tra le montagne. Soprattutto quando c’è un morto di mezzo.
Antonio Manzini, sceneggiatore cinematografico (Il siero della vanità di Alex Infascelli; Come Dio comanda di Gabriele Salvatores), autore di serie televisive e attore, ha esordito nella narrativa con il racconto Sei il mio tesoro, scritto in collaborazione con Niccolò Ammaniti per l’antologia Crimini (2005, Einaudi). Ha pubblicato inoltre Sangue marcio (2005, Fazi editore) e La giostra dei criceti (2007, Einaudi).
Scheda libro
Autore: Antonio Manzini
Titolo: Pista nera
Editore: Sellerio
Collana: La memoria
Prezzo: € 13,00
Pagine: 288
Anno: 2013