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Una passione per Jean Prouvé. Dal mobile alla casa – Creazioni dalla collezione di Laurence e Patrick Seguin

Una passione per Jean Prouvé

Laurence e Patrick Seguin sono tra i maggiori estimatori di Jean Prouvé (1901-1984), designer francese tra i più apprezzati del XX secolo. Proprio alla loro collezione di mobili e architetture del geniale designer è dedicata la mostra “Una passione per Jean Prouvé” che potrà essere visitata alla Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, a Torino, dal 6 aprile all’ 8 settembre 2013.

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Laurence e Patrick Seguin hanno scoperto l’opera di Jean Prouvé attraverso le sue creazioni di mobili alla fine degli anni ‘80. Il loro entusiasmo è stato immediato, una rivelazione che è diventata una vera passione. La coppia si è poi interessata all’insieme della produzione di Jean Prouvé, di cui i mobili non costituiscono che una parte. Così hanno scoperto le sue architetture. Partendo dal principio che “non c’è una differenza tra la costruzione di un mobile e di un immobile” Jean Prouvé ha applicato questa sua riflessione sia ai mobili sia all’architettura; questa logica costruttiva comune è diventata la base di tutta la sua opera.

Dall’apertura della galleria a Parigi nel 1989, Laurence e Patrick Seguin hanno intrapreso un rigoroso lavoro per far conoscere le creazioni di Jean Prouvé. Oggi i più importanti collezionisti internazionali e i musei più prestigiosi hanno pezzi di questo architetto-designer nelle loro collezioni.

A Torino saranno in mostra una quarantina di pezzi di Jean Prouvé, la maggior parte prototipi o esemplari molto rari, dalla poltrona immaginata per la città universitaria di Nancy nel 1954, alla poltrona leggera creata per l’università d’Antony nel 1954, passando per i mobili creati per l’Africa.

Gli stessi principi basati su una logica di fabbricazione e di funzionalità applicati ai mobili spesso destinati al settore pubblico sono ripresi nelle architetture: le stesse strutture solide sono assemblate e articolate da meccanismi astuti che permettono sia ai mobili che alle costruzioni di essere facilmente spostati, smontati, modificati.

Sulla pista del Lingotto sarà montata per la prima volta la Maison Metropole (8×12 metri), casa in alluminio vincitrice nel 1949 di un concorso del Ministero dell’Istruzione per la costruzione di una scuola rurale con annessa la casa per l’istitutrice. Capolavoro di architettura nomade, ideata sul principio degli edifici a portici brevettati da Prouvé nel 1939, l’Ateliers Jean Prouvé ne realizzò due prototipi, uno per Bouqueval vicino a Parigi e uno per Vantoux nella Mosella, che sarà in mostra a Torino.

In esposizione ci saranno anche opere di Jean-Michel Basquiat, Adam McEwen e Marc Grotjhan.

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