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Roma – Tiziano alle Scuderie del Quirinale

Tiziano Vecellio, Flora, 1515 circa, Olio su tela, Galleria degli Uffizi, © Ministero per i Beni e le Attività Culturali

È dedicata a Tiziano, il grande artista veneto, la mostra che dal 5 marzo al 16 giugno 2013 resterà aperta al pubblico a Roma, alle Scuderie del Quirinale.

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In esposizione 40 opere che ripercorrono i tratti salienti dell’ascesa del pittore italiano: dagli esordi veneziani in seno alle botteghe di Giovanni Bellini e Giorgione all’autonomia acquisita con le grandi tele per i dogi, gli Este e i Della Rovere, fino ad arrivare alle committenze imperiali di Carlo V e poi del figlio Filippo II.

Mediante confronti iconografici – tra i molti, emblematico, quello tra la Crocifissione della chiesa dei domenicani di Ancona, il Crocifisso dell’Escorial di Madrid e il frammento di Crocifissione oggi alla Pinacoteca Nazionale di Bologna – si potrà percepire direttamente la novità d’impostazione e la grammatica compositiva del Maestro, in un’esposizione attenta a narrarne non solo la fondamentale dimensione di pittore religioso, ma anche la complessa attività di ritrattista della nobiltà del tempo.

Una mostra ideata – grazie al sostegno e ai prestiti delle massime istituzioni museali italiane e straniere – per far comprendere al grande pubblico l’eccezionalità di un Tiziano capace di accordare “la grandezza e terribilità di Michel Agnolo, la piacevolezza e venustà di Raffaello, et il colorito proprio della Natura“, secondo l’immagine del poligrafo contemporaneo Ludovico Dolce, suo grande estimatore. Un vero e proprio ‘viaggio della visione’ che svelerà quella stupefacente tecnica tizianesca già ammirata da Giorgio Vasari quando osservava come le prime opere del maestro veneto fossero “condotte con una finezza e diligenza incredibile, e da essere vedute da presso e da lontano; le ultime, condotte di colpi, tirate via di grosso e con macchie (..) e di lontano appariscono perfette”.

Ad accompagnare il percorso espositivo, gli esiti dell’ampia campagna di analisi scientifiche che ha interessato gran parte della produzione dell’artista. Compiute dal Centro di Ateneo di Arti Visive dell’Università degli Studi di Bergamo, le indagini hanno offerto risultati di assoluto rilievo per riuscire a definire i rapporti tra opere autografe e opere di bottega e per documentare compiutamente l’evoluzione tecnica di Tiziano, a partire dagli anni della sua formazione.

La mostra, curata da Giovanni C. F. Villa, è accompagnata da un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale.

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