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“La variabile umana” di Bruno Oliviero

Un'immagine dal film La variabile umana
Un’opera curiosa nel suo tentativo di coniugare insieme i modi del giallo a enigma con quelli del dramma famigliare, dove, se pure è possibile cogliere un che di ardito e pretenzioso insieme – nella fotografia, soprattutto, incline a virtuosismi enfatici e fumosi, ma capace altresì di restituire qualche squarcio non banale di una Milano febbrile, degradata e corrotta –, a incidere negativamente sugli esiti complessivi dell’operazione è l’esilità del congegno narrativo: il ritmo talora latita e i dialoghi suonano a effetto, scivolando in qualche caso nel ridicolo involontario.

Peccato, perché Bruno Oliviero (un documentarista al suo esordio in un film di finzione) mostra già di conoscere bene la direzione in cui muoversi. Il suo sguardo testimonia di una bella sensibilità e di una forte vitalità espressiva. La messa in scena è priva di cedimenti, convincente la direzione degli attori. Silvio Orlando è chiamato qui a tratteggiare con la sua malinconia pensosa la figura triste di un poliziotto dalla vita privata disastrata, segnata da una dolorosa vedovanza, e costretto a prendere atto dell’inadeguatezza con cui ha gestito per anni il proprio ruolo di padre. Giuseppe Battiston e Sandra Ceccarelli sanno essere misurati ed efficaci. La giovane esordiente Alice Raffaelli conserva ancora qualche problema di dizione, ma possiede un volto intenso ed espressivo, che non si dimentica.

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Nicola Rossello

Scheda film

Titolo: La variabile umana
Regia: Bruno Oliviero
Cast: Silvio Orlando, Giuseppe Battiston, Alice Raffaelli, Sandra Ceccarelli, Renato Sarti, Arianna Scommegna, Giorgia Senesi, Dafne Masin
Durata:  83 minuti
Genere: Drammatico
Distribuzione: BIM Distribuzione
Data di uscita: 29 agosto 2013


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