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Trieste | Preghiere nel vento, mostra fotografica di Miriana Bonazza

© Miriana Bonazza - Preghiere nel vento

Inaugura a Trieste, nella sala espositiva del Circolo Generali, martedì 15 ottobre 2013, alle ore 18, la mostra fotografica “Preghere nel vento” di Miriana Bonazza. Presentazione dell’artista Enea Chersicola.

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L’esposizione, aperta al pubblico fino al 25 ottobre 2013, raccoglie una selezione di scatti che la viaggiatrice-fotografa triestina ha eseguito nel suo recente viaggio in Tibet, dove ha avuto modo di conoscere la difficile situazione in cui il popolo tibetano è costretto a vivere in conseguenza all’occupazione cinese.

Il grande lavoro fotografico di Miriana Bonazza è un punto di vista su un mondo pieno di misteri che attraverso gli scatti può essere intuito. Il cardine, in tutte le sue spedizioni fotografiche, è lo sguardo. Attraverso i volti ci viene palesata una familiarità umana che si offre come maniglia per spalancare la porta sui contenuti proposti in queste fotografie.

Il lungo legame dell’autrice con questi luoghi si concretizza nel 2012 quando organizza il suo primo viaggio in Nepal e Bhutan. Qui inizia un’intensa analisi di una fede tanto più forte in quanto professata da esuli tibetani; l’esilio dei pellegrini tibetani, infatti, dilata la profondità della preghiera, evidenziando subito quali siano le difficoltà da affrontare per entrare in empatia con luoghi simili. Il viaggio in Tibet avviene a maggio 2013, proprio in occasione del Saga Dawa, festa centrale nella fede buddista.
La ricerca di Miriana Bonazza è profondamente antropologica. L’autrice di queste fotografie riesce attraverso un dettaglio a raccontare tutto quel mondo che rimane fuori dall’obbiettivo al momento dello scatto. Il fotografo che mette l’occhio nell’obbiettivo non può diventare cieco rispetto al mondo che lo circonda: tutto ciò che vede nella macchina fotografica ha un contesto che in queste foto ritorna in maniera limpida ed evidente.
Questa mostra ci consegna uno spaccato commovente di un luogo lontanissimo da molti di noi, ma raccontato da una prospettiva di occhi a noi più familiari, quelli di Miriana Bonazza.

Dopo un intenso incontro avvenuto a Polava (UD) con il Ven. Sogan Rimpoche, Miriana ha concretizzato il suo desiderio di dedicare il proprio lavoro alla divulgazione della questione tibetana e ad una raccolta fondi in favore della Sogan Foundation (http://www.sogan.org/); la fondazione investe le proprie risorse in favore del popolo tibetano con progetti come quello che ha portato all’apertura del Kunsel Kyetsal (Istituto Superiore Tibetano della Scienza e della Tecnica). La mostra, che sarà ripetuta in diverse sedi espositive, si pone pertanto lo scopo di raccogliere fondi attraverso la vendita delle fotografie, per collaborare all’operato di questa fondazione in Tibet.

 

 

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