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L’’ordine e la luce – A Mantova una mostra virtuale di architettura

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Tempio di Apollo
Tempio di Apollo

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“L’’ordine e la luce. Un viaggio virtuale nell’evoluzione degli spazi interni nella storia dell’architettura: dai greci al Rinascimento””  è il titolo della mostra che dal 15 dicembre 2013 al 16 marzo 2014 (prorogata all’ 8 giugno 2014) resterà aperta al pubblico a Mantova alle Fruttiere di Palazzo Te.
L’esposizione è curata da Stefano Borghini e Raffaele Carlani, con il progetto multimediale di KatatexiLux.

Qui le nuove tecnologie trasformano un’’analisi storica in uno spettacolo multimediale in grado di “immergere” il visitatore dentro monumenti che appartengono all’’immaginario comune, offrendo la sensazione di muoversi all’’interno di essi, con il semplice spostamento del corpo.

Attraverso un innovativo sistema di motion sensing input device sarà possibile navigare all’interno di queste architetture proiettate in scala 1:1 su grandi superfici, senza l’’ausilio di strumenti quali mouse, tastiere o dispositivi touchscreen. Mediante il movimento del corpo, si avrà la sensazione di abitare gli ambienti di questi spazi virtuali, riuscendo così a percepirne non solo gli aspetti dimensionali, ma anche ad apprezzare le raffinate soluzioni estetiche che architetti e artisti furono in grado di realizzare nell’antichità. Tutto ciò per capire come si è evoluta la modulazione e la realizzazione degli spazi interni a partire dalle imponenti architetture antiche, per giungere a quella che fu la loro riproposizione ed esaltazione con il Rinascimento.

Proprio dal modello greco prenderà le mosse la prima sezione della mostra, che invita ad entrare negli spazi del Partenone per poi proseguire nel Tempio di Apollo Epicurio a Bassae e, ancora, nel Tempio di Apollo Sosiano a Roma.
Dal modello architettonico greco si passerà poi a quello romano, nella seconda sezione, che schiuderà le meraviglie degli interni della Domus Aurea e delle Terme di Traiano, tra i massimi esempi della maturità dell’’architettura imperiale. Infine, nella terza e ultima sezione, ad essere svelato sarà proprio il legame stretto tra Mantova e l’’antico, attraverso materiali e documenti didascalici che mostreranno la stretta derivazione di gioielli come Palazzo Te e la basilica di S. Andrea.

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