HomeIn primo pianoL'Opera al nero. Omar Galliani - Mostra alla GAM di Torino

L’Opera al nero. Omar Galliani – Mostra alla GAM di Torino

Omar Galliani: dalla serie Mantra, 1997-1999, 220x640 con cornice

È dedicato a Omar Galliani il secondo appuntamento di “Dialoghi“, progetto espositivo della GAM di Torino che intende mettere in relazione opere di artisti affermati con alcuni capolavori del patrimonio del Museo.
Inaugurato nel 2011 con l’artista americano James Brown, il progetto quest’anno farà riferimento all’importante patrimonio grafico del Museo, che comprende circa 30.000 opere e che è da poco confluito nel nuovo Gabinetto Disegni e Stampe. Per questa ragione la scelta dell’artista che dovrà esporre in questa edizione 2014 è ricaduta su Omar Galliani per il quale il disegno è un aspetto fondamentale del suo lavoro.

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La mostra, in programma dal 6 marzo al 18 maggio 2014, sarà allestita negli spazi del GAM Underground Project su una superficie di oltre 1000 mq e comprenderà una selezione di circa 30 opere di dimensioni imponenti, tutte realizzate con la tecnica del disegno a matita su tavola.

L’esposizione copre un arco temporale che parte dalle prime opere della metà degli anni Settanta e giunge fino ad oggi, ripercorrendo l’intera vicenda artistica di Galliani.

Attraverso l’uso della matita e delle punte di grafite, Galliani crea i suoi paesaggi dell’anima attraverso una iconografia simbolica che va dai dettagli anatomici ingigantiti fino all’eccesso, ai Fiori fino a La Principessa Liu Ji nel suo quindicesimo anno di età, testimonianza della sua grande passione per la Cina.

Verranno inoltre presentate in questa occasione quattro opere inedite realizzate appositamente per la GAM. Paesaggio dei miei veleni (D’après Fontanesi), è stata realizzata dall’artista ispirandosi a Paesaggio con alberi e ruscello di Antonio Fontanesi del 1895, che fa parte delle collezioni del Museo. L’opera, grazie alla donazione dell’artista, entrerà a far parte del Gabinetto Disegni e Stampe della GAM. Le altre opere realizzate per la mostra, Cassiopeia, Orione e Prometeo, ripropongono l’“immaginifico inventario mistico anatomico” che contraddistingue l’opera di Galliani.

La mostra sarà accompagnata da un volume edito da Mazzotta, con testi di Danilo Eccher e Gregorio Mazzonis.

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