HomeIn primo pianoUna volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze

Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze

Diacinto Maria Marmi, La Biblioteca Medicea Palatina, 1685, Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale

A Firenze, alla Galleria PalatinaPalazzo Pitti dal 28 gennaio al 27 aprile 2014 è in programma la mostra dal titolo “Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze” che apre il programma di “Firenze 2014 Un anno ad arte”.

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L’esposizione presenta ben 133 pezzi tra documenti manoscritti, libri e disegni provenienti da 33 enti cittadini è offre l’opportunità di ammirare una selezione di gioielli cartacei conservati in alcuni dei principali “scrigni” culturali della città.

Tra questi non mancha una selezione di inediti, sequenza di “mai visti” di carta che arrivano da vari archivi e biblioteche. Il primo riguarda Michelangelo Buonarroti ed è una paginetta recante alcuni Schizzi di blocchi di marmo con sagoma per una crocifissione, in pratica le istruzioni per “cavare” dalla montagna alcuni blocchi lapidei tra cui uno a forma di croce pronto per essere scolpito.

Si potranno, anche, ammirare antichi manoscritti – tra cui un corale del XIII secolo – provenienti dagli archivi della Misericordia di Firenze, del Convento della Santissima Annunziata e dei Buonomini di San Martino.
E ancora il primo vocabolario della Crusca del 1612, l’edizione de Le  vite di Vasari del 1568, il primo numero di Topolino del 1932, un copialettere di Bianca Cappello, ben sette esemplari della Divina Commedia (tra cui una con le illustrazioni di Alessandro Botticelli), l’atto di concessione del re Luigi XI di Francia a Piero de’Medici per inserire i gigli di Francia nello stemma della dinastia toscana, la legge di Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena che nel 1786 abolì la pena di morte nel Granducato di Toscana, il Libro di Montaperti, il Testamento di Folco Portinari, il registro dell’Istituto degli Innocenti che riporta il nome della prima bimba abbandonata nella “pila” di pietra (Agata Smeralda), un papiro del IV-I secolo avanti Cristo.

Inoltre, documenti e libri che arrivano dall’Archivio dell’Accademia degli Immobili, che rappresenta la “memoria” documentaria del Teatro della Pergola, e dalla Biblioteca della Banca CR Firenze.
Nell’ambito della mostra, l’Accademia dei Georgofili proporrà, tra i vari pezzi archivistici, anche un inedito disegno (degli anni Quaranta del Novecento per una pubblicazione per ragazzi) realizzato da Sergio Tofano, in arte Sto, mentre dalla Biblioteca degli Uffizi arriverà una delle numerose missive appartenenti al fondo delle cosiddette “Carte Fedi”, in cui figurano le tante lettere raccolte da Anna Franchi che riportano disegni e schizzi dei pittori macchiaioli più famosi, da Fattori, a Signorini, a Lega.

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