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Vanvitelli segreto, mostra a Palazzo Reale di Caserta

Luigi Vanvitelli
Luigi Vanvitelli

A Palazzo Reale di Caserta dal 4 marzo al 31 ottobre 2014 resterà aperta al pubblico la mostra “Vanvitelli segreto. I suoi pittori da Conca a Giaquinto, la Cathedra Petri“.

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L’esposizione è incentrata su due aspetti della produzione di Luigi Vanvitelli: “inventore” di opere di arte decorativa e pittore.

Il primo aspetto è rivelato dal Trono di San Pietro, imponente manufatto tardo-barocco in marmo di Carrara a metà strada tra scultura e arte decorativa, ideato da Vanvitelli per la Basilica Vaticana. La mostra espone il suo bellissimo modello in terracotta e stucco dorato conservato presso la Fabbrica di San Pietro.

Nell’ambito della pittura viene esposto il Ritratto di Gaspar van Wittel, il famoso vedutista olandese padre di Luigi Vanvitelli, concesso in prestito dall’Accademia Nazionale di San Luca.

In esposizione, anche, dipinti degli artisti più stimati da Vanvitelli, collaboratori in alcune sue opere: Sebastiano Conca che fu chiamato da Vanvitelli a Napoli per importanti commissioni; Corrado Giaquinto, uno dei massimi pittori del rococò, trasferitosi a Napoli dopo il soggiorno in Spagna come primo pittore di Corte.
Nel filone classicista degli artisti stimati o attivi a fianco di Vanvitelli, vanno annoverati Pompeo Batoni, successore del Conca come caposcuola del 700 romano, e Anton Raphael Mengs, padre del Neoclassicismo.

Tutti questi artisti sono presenti con varie opere come il Ritratto di Clemente XIII di Mengs, uno dei capolavori della ritrattistica papale, il Ritratto del principe Guglielmo Ruffo in veste di Gran Camerario del Regno di Napoli di Francesco De Mura, tra i pochi artisti napoletani stimati da Vanvitelli, concesso in prestito dal principe Fulco Ruffo di Calabria.

La mostra sarà arricchita dal Ritratto del Vanvitelli di Giacinto Diano, da due frammenti del quadro con la Natività di Sebastiano Conca, distrutto nei bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale dalla Cappella Palatina della Reggia di Caserta, da una serie di dipinti di de Mura, Batoni, Pozzi, Giaquinto, modelli per gli arazzi che dovevano decorare la camera da letto di Ferdinando IV e Maria Carolina nel Palazzo Reale di Napoli e da una serie di disegni dello stesso Vanvitelli, manufatti del fondo casertano.

Chiude l’esposizione un singolare Ritratto allegorico di Carlo III di Borbone di Lorenzo Gramiccia, proveniente da Palazzo Chigi in Ariccia.

Un altro aspetto poco considerato, inerente gli interessi culturali del Vanvitelli, è la sua passione e competenza musicale, documentata da alcune lettere provenienti dall’archivio del Palazzo Reale di Caserta; e ancora sarà esposta la “maschera mortuaria” dell’artista, conservata nei depositi della Reggia.

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