HomeIn primo pianoDoni d’amore. Donne e rituali nel Rinascimento

Doni d’amore. Donne e rituali nel Rinascimento

Manifattura italiana: Camicia femminile, seconda metà XVI secolo; lino, seta; Prato, Museo del Tessuto
Manifattura italiana: Camicia femminile, seconda metà XVI secolo; lino, seta; Prato, Museo del Tessuto

Una selezione di oggetti preziosi che tra il XIV e il XVI secolo venivano offerti alla donna in particolari occasioni, quali il fidanzamento, il matrimonio e la nascita di un erede, saranno al centro di una mostra in programma a Rancate (Mendrisio, Canton Ticino, Svizzera), Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, dal 12 ottobre 2014 all’ 11 gennaio 2015.

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L’esposizione, a cura di Patricia Lurati, attraverso questi oggetti permetterà al visitatore di comprendere il  ruolo della figura femminile in epoca tardogotica e rinascimentale e i rituali che ne segnavano il passaggio da fanciulla posta sotto la tutela del padre a sposa assoggettata al marito. Passaggio che  richiedeva anche cerimonie pubbliche per comunicare all’intera cittadinanza il potere politico ed economico acquisito dai due casati attraverso l’alleanza matrimoniale.

Tema dominante del percorso espositivo sarà la lettura delle valenze simboliche attribuite dalla società del tempo ai manufatti realizzati per questi eventi.

Tra i doni presenti in mostra il cofanetto contenente piccoli oggetti in avorio e costose cinture, che il futuro sposo inviava alla giovane per suggellare il fidanzamento; i gioielli e le suppellettili, offerte dal marito e dal suo parentado o portate in dote dalla sposa il giorno delle nozze, fino a comprendere un desco da parto e stoviglie in maiolica, utilizzati per servire alla puerpera il primo pasto rinvigorente dopo le fatiche del parto.

Tra i regali nuziali anche cassoni e fronti di cassoni dipinti, arredi fino alla metà del XV secolo commissionati dal padre della sposa – dentro i quali riporre il corredo – ed esibiti durante il corteo che dalla dimora natale la scortava a quella del marito, per poi essere collocati all’interno della camera padronale, mentre a partire dalla seconda metà del ’400 la loro committenza spetterà allo sposo e alla sua famiglia.

Per arricchire il contesto espositivo ed evidenziare i significati degli oggetti sarà proposto l’accostamento con dipinti coevi nei quali gioielli, tessuti e manufatti si trovano raffigurati.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo illustrato contenente saggi e schede.

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