In occasione del Natale, il Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Genova propone, dal 7 dicembre 2014 al primo febbraio 2015, la mostra “Evangelii Gaudium. Gioia e bellezza del presepe”.
L’evento presenta una rassegna di presepi e opere dedicate alla Natività. Trovano spazio negli allestimenti i grandi maestri del presepe settecentesco come Anton Maria Maragliano e Pasquale Navone con le loro statuine a manichino impreziosite da inserti di pasta vitrea e da stoffe preziose, le produzioni più popolari come le statuine in terracotta conosciute come i macachi savonesi e la porcellana spagnola Lladró.
Emilio Burri con Luciana Scarone hanno realizzato per il museo quattro scenografie che permettono al pubblico di ammirare diversi esemplari di presepi artistici, dai “macachi” in terracotta plasmati dal figulinaio Mario Cenere fino a giungere a un’importante composizione di statuine di scuola napoletana in stile settecentesco.
Non mancheranno i colorati e fantasiosi teatrini natalizi in tappi di sughero di Giuseppe Chesi.
Attraverso le fotografie di Giovanni Molteni le statuine del presepe storico del Santuario di N. S. delle Grazie di Genova Voltri diventano protagoniste del luogo.
Impreziosisce l’esposizione una rassegna di dipinti dedicati alla Natività eseguiti dai più illustri esponenti della pittura genovese, Luca Cambiaso, Domenico Fiasella, Domenico Piola, Pellegro Piola, Giovanni Battista Casoni, Bartolomeo Biscaino e Giovanni Benedetto Castiglione detto Il Grechetto.
Inoltre, nell’adiacente Auditorium del Museo è esposto il Grande Presepe Meccanico di Franco Curti. Il presepe, composto dalla ricostruzione di Betania, Gerusalemme e Betlemme al tempo di Gesù, con i cinque quadri meccanici delle Profezie, conta sette motori, 307 lampadine variano la luce creando il giorno, l’aurora e la notte; 205 cuscinetti a sfere e 273 tra ruote, pulegge e ingranaggi sincronizzati fanno muovere tutti i personaggi. Le costruzioni del presepe sono tutte a traforo, le statue, in maggioranza, sono scolpite a mano da artigiani della Val Gardena. I personaggi in movimento sono oltre 150, cadute d’acqua, vedute panoramiche orientali, degradanti cambi di luce e un sottofondo musicale completano il quadro suggestivo della natività.