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Arte in Luce alla Sapienza – Immagini in musica – Su Bit Culturali l’esposizione online

Alberto Fanfani, Orchestra
Alberto Fanfani, Orchestra

Essere in università, o per meglio scrivere, vivere l’università, implica un senso di appartenenza ad una comunità che contribuisce alla formazione integrale della persona, anche attraverso attività parallele allo studio, all’insegnamento, al quotidiano lavoro amministrativo e tecnico in ateneo.
È quello che succede nella prima università  capitolina grazie alla Fondazione Roma Sapienza, che ormai da anni promuove la cultura, l’arte, la musica in modo attivo, coinvolgendo direttamente studenti, docenti e personale tecnico amministrativo della Sapienza in attività che valorizzano le loro capacità artistiche e creative, con il supporto di personalità di alto rilievo del mondo della cultura.

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Tra i tanti progetti, Bit Culturali ospita l’esposizione del premio Arte in Luce, un concorso di pittura e fotografia nato per dare visibilità alle opere artistiche degli appartenenti alla numerosa comunità della Sapienza.

Immagini in Musica” è il titolo di questa terza edizione del concorso, che ha visto la partecipazione di numerosi studenti, docenti e personale della Sapienza con circa 100 opere presentate, tra fotografie e quadri, giudicate da due giurie qualificate che hanno selezionato le opere più meritevoli delle due sezioni del Premio. Alla cerimonia di premiazione erano presenti il Presidente della Fondazione l’emerito Rettore prof. Renato Guarini, il Rettore prof. Eugenio Gaudio, il Direttore Generale Carlo Musto D’Amore.
Il Maestro Ettore De Conciilis ha offerto un momento di particolare interesse culturale presentando il documentario “Tema con Variazioni – Colloquio con Uto Ughi“, nel quale i due grandi artisti riflettono attraverso un appassionante e coinvolgente dialogo sulle due forme d’arte. «Rappresentare la musica – ha spiegato il Presidente Renato Guarini – significa alimentare il ritmo delle note con la potenza emozionale e comunicativa insita nell’arte della pittura e della fotografia: è la forza del suono, che passando per le corde dell’anima, stimola l’immaginazione e la creatività, trasportando onde sonore su una tela bianca o dentro l’occhio di un obiettivo».
A conclusione della premiazione è stata aperta al pubblico la mostra, con le migliori opere del concorso, curata da Donatella Carini, Giuseppe Lopez, Stefania Macrì, Filippo Mazzesi. I curatori hanno scelto la Sala Odeion del Museo dell’Arte Classica, presso la facoltà di Lettere e Filosofia, in modo da creare un ideale dialogo tra le opere del concorso ed i capolavori dell’arte classica, sottolineando con l’intelligente curatela l’universalità dell’arte e la melodia che si crea tra la plasticità delle forme delle statue antiche e le opere di pittura contemporanea, tra la luce catturata dall’obiettivo e quella riflessa nelle opere classiche. Una musica che riempie l’anima e che si riproduce in un continuum attraverso i secoli giungendo fino a noi.

Diego Pirozzolo

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