“Alla scoperta del Tibet. Le spedizioni di Giuseppe Tucci e i dipinti tibetani” è il titolo della mostra che, dal 4 aprile al 5 luglio 2015, resterà aperta al pubblico al Museo d’Arte Orientale “E. Chiossone” di Genova.
Giuseppe Tucci è considerato il fondatore della moderna Tibetologia sia per il suo immenso impegno scientifico sia per le ben otto spedizioni da lui stesso organizzate e condotte in Tibet dal 1926 al 1948.
L’esposizione presenta la storia delle esplorazioni tibetane di Tucci seguendo due filoni iconografico-documentari: i capolavori della pittura tibetana dei secoli XIV-XIX, che documentano la vita religiosa e la cultura d’immagine del Tibet alla luce della prospettiva storica e le fotografie d’epoca scattate durante le spedizioni.
La mostra si articola in due parti:
Capolavori della pittura tibetana
Giuseppe Tucci portò in Italia oltre 170 thangka e tra queste, le 36 opere scelte per la mostra sono databili dal XIV al XVIII secolo e rappresentano i più importanti stili artistici e regionali del Tibet.
In maggioranza si tratta di dipinti d’ispirazione buddhista provenienti dal Tibet Centrale e Occidentale. Non mancano tuttavia gli esemplari legati alla tradizione tibetana pre-buddhista denominata Bön.
Le spedizioni Tucci (1926-1948)
Una quarantina di fotografie corredate di snelli apparati didattici guidano il visitatore nel viaggio attraverso il Tibet tradizionale, fornendo preziosa testimonianza dei monasteri e dei monumenti oggi in parte scomparsi o in rovina. Scelte tra le oltre ventimila che compongono l’Archivio Tucci, le riprese sono dovute a diversi fotografi che accompagnarono Tucci nelle varie spedizioni, tra i quali: Eugenio Ghersi, Tibet Occidentale, 1933 e 1935; Fosco Maraini, spedizione nel Gyantse, 1937; Felice Boffa, Tibet Centrale, 1939.