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Gillo Dorfles. Essere nel tempo

Gillo Dorfles, Milano,1966. Fotografie Ugo Mulas ©Eredi Ugo Mulas Tutti i diritti riservati
Gillo Dorfles, Milano,1966. Fotografie Ugo Mulas ©Eredi Ugo Mulas Tutti i diritti riservati

Roma celebra l’opera totale di Gillo Dorfles, la sua arte e il suo pensiero, con una mostra aperta al pubblico dal 27 novembre 2015 al 30 marzo 2016, al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma.
In esposizione oltre 100 opere, alcune delle quali esposte per la prima volta: dipinti, disegni e opere grafiche, ma anche una selezione di ceramiche e gioielli. Un inedito percorso attraverso il tempo, dalle creazioni più recenti (inclusi tre dipinti inediti realizzati nell’estate 2015) alla fondazione del Movimento per l’Arte Concreta (in mostra, anche documenti originali e cataloghi storici delle prime esposizioni), fino agli esordi giovanili degli anni Trenta.

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Istantanee è la sezione documentaria che raccoglie un ricchissimo repertorio fotografico e il corpo inedito dei carteggi che testimoniano il dialogo, l’amicizia e le affinità elettive di Dorfles con alcuni degli artisti e intellettuali più significativi del Novecento.
Dalle fotografie tratte dall’album di famiglia ai ritratti d’autore realizzati da amici fotografi come Ada Ardessi, Graziano Arici, Giovanna Dal Magro, Fabrizio Garghetti, Ugo Mulas e Ferdinando Scianna. Scritti autografi, lettere, appunti e annotazioni. E le poesie scritte negli anni Quaranta, apprezzate da amici come Saba e Montale, ma rimaste a lungo nel cassetto.

Previsioni del tempo è la sezione intitolata allo sguardo lungimirante di Dorfles che ha sempre saputo avvistare il domani. Uno sguardo che rileva e coglie trasformazioni, mutazioni e stratificazioni apparentemente impercettibili: la realtà delle cose, sotto l’influenza del tempo.
Critica d’arte, estetica, architettura e design, musica e teatro, sistema dell’informazione e fenomenologie della comunicazione di massa, moda e costume sono alcuni dei saperi che concorrono alla lettura e all’interpretazione dello spirito dei tempi.
Citazioni tratte dalla produzione saggistica; estratti di docufilm, video-interviste e filmati di repertorio provenienti dall’archivio RAI Teche; postazioni audio che ripropongono interventi radiofonici. Un racconto modulato in prima persona, attraverso la viva voce dell’autore e che documenta la vastità dei territori esplorati da Dorfles al di là dei recinti disciplinari.

La mostra, a cura di Achille Bonito Oliva, è promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il patrocinio del MiBACT, e organizzata dal Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.

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