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Venezia e Aristotele, mostra alla Biblioteca Marciana

Paolo Veronese, Ritratto di Aristotele, particolareVenezia e Aristotele (ca. 1450-ca. 1600): greco, latino e italiano” è il titolo della mostra che dal 21 aprile al 19 maggio 2016 resterà aperta al pubblico presso le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.

Il percorso espositivo, a cura di Alessio Cotugno e David A. Lines (University of Warwick), intende fare emergere il ruolo di primo piano che, durante il Rinascimento, ha avuto Venezia nell’interpretazione e nella diffusione dell’opera di Aristotele. Una selezione di circa trenta esemplari tra manoscritti e stampe illustra il progressivo estendersi di quest’attività dal greco al latino e, infine, all’italiano.

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I manoscritti greci e latini (alcuni dei quali, molto antichi, appartennero originariamente al cardinale Bessarione, umanista bizantino emigrato in Italia) assieme alle edizioni a stampa documentano la significativa importanza di Venezia come centro di studi su Aristotele e i suoi commentatori.
Il suo ruolo di capitale dell’industria tipografica europea rese Venezia protagonista di numerose iniziative, promosse da fervidi movimenti intellettuali, volte a rendere l’opera di Aristotele accessibile a un largo pubblico, che progressivamente incluse donne, prìncipi, frequentatori delle Accademie e infine persone colte che, senza essere studiosi di professione, andavano rivolgendo i propri interessi alla letteratura, alla filosofia e alla scienza.

Venerdì 6 maggio 2016, alle ore 17.00, Francesco Bruni (Università Ca’ Foscari Venezia) e Pietro B. Rossi (Università di Torino) presenteranno il catalogo della mostra e il recente volume – “Aristotele fatto volgare”. Tradizione aristotelica e cultura volgare nel Rinascimento -, a cura di David A. Lines e Eugenio Refini. All’incontro sarà presente Maurizio Messina, direttore della Biblioteca Nazionale Marciana.

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