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Spring Attitude 2016, al via il Festival di Musica Elettronica e Cultura Contemporanea

AIR, il duo francese allo Spring Attitude 2016
AIR, il duo francese allo Spring Attitude 2016

Dopo aver fatto registrare oltre 12.000 presenze lo scorso anno, parte giovedì 19 maggio 2016, a Roma, la settima edizione di Spring Attitude, Festival Internazionale di Musica Elettronica e Cultura Contemporanea.
Nella capitale sono attesi musicisti, artisti visivi e performer da tutto il mondo.
Tre le sezioni del Festival: Performance (dj set, concerti dal vivo), Arts&New Media e – novità di quest’anno – Educazione (workshop e conference).
Headliner dell’edizione 2016, diretta da Andrea Esu, il duo francese AIR.

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La serata inaugurale è in programma al MAXXI il 19 maggio e sarà presentata dalla Red Bull Music Academy e impreziosita dalla performance site specific “Altera LVSS”, video-mapping ad alto impatto spettacolare che illuminerà le vertiginose geometrie realizzate da Zaha Hadid.
A partire dalle ore 20.00 si esibiranno alcuni degli artisti più rappresentativi delle scena elettronica-sperimentale mondiale: il producer britannico Gold Panda, che presenta in anteprima il nuovo album “Good Luck And Do Your Best” in uscita a fine maggio; i francesi Acid Arab, che arrivano a Spring Attitude in collaborazione con l’Institut Français – nell’ambito della rassegna La Francia in Scena – per coniugare nel loro live set l’essenzialità dei dancefloor con i suoni ancestrali dell’Oriente; l’americano Rafael Anton Irisarri, uno dei grandi esponenti dell’ambient-drone music; e ancora i Red Axes – duo originario di Tel Aviv presentato in collaborazione con l’Ambasciata di Israele – che uniscono le origini medio-orientali con le esperienze musicali fatte nel vecchio continente. Infine :Absent, uno dei progetti musicali di Ettore Bianconi, musicista e sound designer in attività da quasi 10 anni – da sempre autore dei suoni digitali dei Baustelle – con un live caratterizzato da un’elettronica strumentale che abbraccia suoni reali e campionamenti. :Absent presenterà a Spring Attitude 2016 il suo nuovo album “Tetra”.
Per la sezione Arts&New Media, Davic Nod porterà invece per la prima volta in Italia il live act che ha inaugurato il SONAR de dia di Barcellona nel 2015: un’esperienza percettiva e sensoriale, attraverso suoni sperimentali, drone music e rumori, che ciascun spettatore vivrà in modo personale per esplorare la psicoacustica e i limiti percettivi dell’udito umano.
Sempre durante l’opening al MAXXI, John Duncan – il padre della sperimentazione sonora e performativa radicale – si esibirà con una performance audiovisiva e un concerto inediti in cui coinvolgerà attivamente i partecipanti del workshop che terrà il giorno precedente.
The Right Place Where Not To Be”, il progetto audio/video sviluppato dall’album di Giorgio Gigli, in anteprima a Spring Attitude 2016, evocherà visivamente gli scenari descritti dalla sua musica e raccontati nel testo/concept all’interno del disco: il progetto video è dell’artista multimediale Alessandro Gianvenuti (aka Lord Z).
Deep Dream” è il sogno profondo dei NONE, collettivo artistico con base a Roma che si muove sul confine tra arte, design e ricerca tecnologica: un’installazione multimediale e immersiva che prende spunto da un algoritmo scoperto da Google.

Venerdì 20 maggio, l’appuntamento è alla ex Caserma Guido Reni.
La seconda giornata del Festival sarà caratterizzata dalla performance di Pantha du Prince che presenterà al pubblico “The Triad”, il nuovo lavoro in uscita proprio il 20 maggio, a 6 anni di distanza dall’ultimo album.
Protagonisti di questa giornata saranno anche il francese Rone, uno degli artisti più illuminati nel campo della musica elettronica che arriva a Spring Attitude grazie alla collaborazione con l’Institut Français, nell’ambito della rassegna La Francia in scena; l’austriaco Dorian Concept, in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura, direttamente dalla scuderia Ninja Tune; lo spagnolo Pional, definito da molti il miglior talento nascosto di tutta la scena elettronica spagnola. Poi ancora DJ Tennis, i cui dj set sono tra i più ascoltati sulle piattaforme digitali; i Lust for Youth, con il loro pop sognante pieno di sintetizzatori; il cantautorato contemporaneo di Cosmo Jessy Lanza, figura cult dell’underground, reduce da una collaborazione recente con Caribou, che presenterà in anteprima al Festival “Oh no”, il seguito del suo folgorante album di debutto. A chiudere il programma Clap! Clap!, alias Cristiano Crisci, l’artista elettronico italiano più in ascesa all’estero, chiamato ad esibirsi a Londra ai World Wide Awards di Gilles Peterson. Ultimamente Clap! Clap! ha prodotto 3 brani dell’ultimo album di un artista del calibro di Paul Simon.
I linguaggi multimediali dell’arte contemporanea proseguono all’ex Caserma Guido Reni  – in occasione del mese di attività Outdoor Extra – con la performance collaborativa “Sound&Communities”, a cura del musicista e sound artist Francesco Giannico e con il coinvolgimento attivo degli studenti della Rome University of Fine Arts che riprocesseranno in tempo reale i field recordings raccolti nel quartiere pinciano di Roma durante un suo workshop.
Alex Cremonesi – autore musicale e letterario, oltre che video-artista e fondatore dei La Crus – presenterà “Vinyl in Canvas”, il live set del suo nuovo progetto musicale realizzato in collaborazione con l’artista visiva sudcoreana Hye Rim Lee, il pittore tedesco Eckehard Fuchs, i video artisti italiani Masbedo, l’attrice croata Lea Mornar e la direttrice della Columbia University School of the Arts Carol Becker, alcuni dei quali hanno realizzato il “centrino d’artista” che l’acquirente di una delle 200 copie dovrà rompere per far suonare il disco.
Otolab, il collettivo milanese di musicisti, dj, videoartisti, web designer, grafici e architetti, presenterà per la prima volta a Roma “Punto Zero”, una performance di luce e suoni spazializzati che costituisce un’esperienza sensoriale in cui il paesaggio reale scompare e si dissolve nell’architettura di luce che avvolge lo spettatore, distorcendone e riconfigurandone la percezione dello spazio.
Echoes of the Crowd” è l’installazione interattiva del collettivo Metapherein che, fra ricerca artistica e scientifica, studia il rapporto fra espressione creativa e nuove tecnologie.

Il Festival si conclude sabato 21 maggio. Nel pomeriggio alla Ex Caserma Guido Reni saranno protagonisti: Go Dugong e la sua musica sospesa tra hip-hop ed elettronica; gli stilemi house smontati e rimontati da Young Marco; l’eclettico Krystal Klear, capace di scivolare abilmente tra funk, house, disco, soul ed electro; l’elettronica pulsante con richiami nu-rave degli Anudo e il trip hop psichedelico e ballabile di Lamusa.

Il Festival poi si sposta nella notte per il rush finale allo Spazio ‘900, dove, oltre agli attesissimi headliner AIR, si esibirà anche uno dei più autorevoli esponenti della musica elettronica contemporanea, Matthew Herbert.
Sul palco si alterneranno poi il sud-coreano Hunee, il set congiunto dei tedeschi Max Graef  e Glenn Astro, e da Chicago Dj Paypal.
Ultima, ma non per importanza, la folta pattuglia italiana protagonista della serata finale: Iosonouncane, protagonista dell’annata 2015 con il suo album “DIE”; Matilde Davoli, padrona di territori sospesi fra folk, elettronica ed echi alla Stereolab; Bienoise, che con il suo album “Meanwhile, Tomorrow”, uscito l’anno scorso, ha dato vita a uno dei dischi di elettronica italiani più visionari e raffinati; il producer Not Waving, che farà ballare il pubblico a suon di electro e richiami techno e punk; ed infine l’house sensuale di Ma Spaventi.

Evento speciale, il closing party di domenica 22 maggio al Sisley Store di via del Corso con il dj set di Go Dugong, lo Spring Attitude sound system e l’esibizione di Swoosh.

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