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Museo Archeologico di Taranto, inaugurato il nuovo allestimento

Zeus di Ugento, statua bronzea 500 a.C. circa, Museo Archeologico di Taranto
Zeus di Ugento, statua bronzea 500 a.C. circa, Museo Archeologico di Taranto

È stato inaugurato il 29 luglio 2016 il restauro del secondo piano del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, allestito in un nuovo percorso espositivo con le ricche collezioni dell’importante istituzione museale dedicata alla Magna Grecia.
Alla cerimonia hanno hanno partecipato il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, e il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.

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Oltre ai reperti più conosciuti, come i celebri “Ori di Taranto”, spiccano alcuni oggetti legati al mondo dello sport. Eccezionali, tra gli altri, una coppia di bilancieri in piombo, che servivano a stabilizzare l’atleta durante il salto in lungo, e uno straordinario disco da lancio in ferro. Numerose le anfore panatenaiche utilizzate come premio per i vincitori degli agoni di Atene, che recano su un lato l’immagine di Atena e sull’altro una scena legata alla disciplina in cui l’atleta ha trionfato.
Sorprendente è la Tomba dell’Atleta, databile al 500-480 avanti Cristo: rinvenuta nel 1959, ospitava lo scheletro di un giovane uomo di circa trent’anni con un corredo funebre di quattro anfore panatenaiche, testimonianza di altrettante vittorie dei giochi in onore di Atena.
Pregevoli poi le sculture tornate pienamente visibili, come lo Zeus di Ugento e la Kore di Montegranaro.

Il MarTa è uno dei trenta musei autonomi creati dalla riforma voluta dal Ministro Franceschini ed è guidato da Eva degli Innocenti.
«A Taranto si gioca una sfida – ha dichiarato il Ministro Dario Franceschini – che altre città hanno già affrontato con successo: trasformare la vocazione della città valorizzando il patrimonio culturale per puntare a uno sviluppo economico e sociale attraverso il turismo sostenibile. Per questo la rivoluzione museale ha investito anche le importanti realtà del territorio e non solo le grandi istituzioni presenti nelle principali città d’arte».

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