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Picasso nei percorsi tattili della Collezione Peggy Guggenheim

Pablo Picasso Sulla spiaggia, 1937. Collezione Peggy Guggenheim © Succession Picasso, by SIAE 2016
Pablo Picasso Sulla spiaggia, 1937. Collezione Peggy Guggenheim © Succession Picasso, by SIAE 2016

Il quarto appuntamento con il secondo ciclo di “Doppio Senso. Percorsi Tattili alla Collezione Peggy Guggenheim “, progetto con il quale Palazzo Venier dei Leoni a Venezia condivide il proprio patrimonio artistico con il pubblico con disabilità visive, è in programma sabato 22 e domenica 23 ottobre 2016.

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Con cadenza mensile, continua così il processo di sensibilizzazione alla conoscenza dell’arte attraverso il tatto grazie a una serie di visite guidate e laboratori per non vedenti, ipovedenti e vedenti, adulti e bambini. Un percorso che, dal figurativo all’astrazione, porta alla conoscenza e a una lettura tattile delle avanguardie storiche amate e collezionate dalla mecenate americana.

Durante questo fine settimana verranno analizzati due capolavori di Pablo Picasso, capisaldi della collezione permanente: Sulla spiaggia e Busto di uomo in maglia a righe, entrambi riprodotti in termoform e resina, con matrice realizzata a mano presso il centro del Materiale didattico dell’Istituto dei ciechi di Milano.
Insieme alle due tele picassiane verrà presa in analisi anche la scultura di Jacques Lipchitz Pierrot seduto che verrà invece esplorata in originale, in seguito alla valutazione sullo stato di conservazione dell’opera e della sua leggibilità al tatto.
L’incontro è dedicato, quindi, all’approfondimento dell’arte di Picasso e al suo metodo di lavoro basato sulla scomposizione e ricomposizione del soggetto rappresentato in forme geometriche. I corpi delle bagnanti, dell’uomo in maglia a righe e anche quello del Pierrot rappresentano, infatti, una combinazione di forme geometriche, appuntite e arrotondate, di piani e di volumi.
Per dirla con le parole del genio spagnolo: «Ora io non dipingo quello che vedo. L’ho visto e l’ho sentito in maniera differente in altre epoche della mia vita, ma non ho mai dipinto quello che ho visto e sentito. La maniera di dipingere di un pittore è come la sua scrittura per i grafologi. È l’uomo tutto intero che vi è dentro».

Durante la visita, verranno proposte più sequenze di lettura delle opere a partire proprio dall’arte africana per introdurre l’avvento del Cubismo e favorire la ricreazione dell’immagine mentale, attraverso anche una pluralità di rimandi tematici. Al termine dell’esplorazione tattile, condotta da Valeria Bottalico, seguirà il laboratorio con l’artista non vedente Felice Tagliaferri, che aiuterà a consolidare l’immagine mentale formata dell’opera d’arte fruita.

Come nel corso della scorsa edizione, il sabato è dedicato agli adulti, la domenica ai bambini dai 6 ai 12 anni. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti, fino a esaurimento posti.

I successivi appuntamenti, fino a fine anno, sono previsti il 26/27 novembre e il 17/18 dicembre 2016.

L’evento è realizzato in collaborazione con l’Istituto dei Ciechi di Milano e l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Onlus, e gode del patrocinio di ICOM Italia (International Council of Museums).

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La Sapienza Università di Roma - Foto di Diego Pirozzolo
Fondazione Roma Sapienza, “Arte in luce” X edizione

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