È un omaggio al tema del collezionismo privato la mostra che, fino al 26 febbraio 2017, è aperta al pubblico alla GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano.
L’esposizione, dal titolo “La finestra sul cortile. Scorci di collezioni private”, mette in dialogo capolavori del Museo e opere di due prestigiose raccolte italiane, la Collezione Panza e la Collezione Berlingieri.
Richiamando la celebre pellicola di Hitchcock, da cui prende il titolo, la mostra riunisce episodi apparentemente frammentati in un unico grande racconto, definito e circoscritto dalla selezione curatoriale, che delimita il “campo visivo” del visitatore come la finestra del film delimita quello del protagonista.
La scelta del curatore è quella di indagare il collezionismo nei suoi aspetti emblematici di corrispondenze fra il museo milanese e altre raccolte private – Panza di Biumo e Berlingieri – creando un percorso, diverso da quello abituale, che va a punteggiare gli spazi in modo sottile e curioso, individuando rapporti e corrispondenze in grado di sottolineare, talvolta anche con ironia, temi, soggetti e storia stessa delle opere, e di raccontare in chiave contemporanea le radici della GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano.
Sui tre piani della Galleria trovano spazio accostamenti inediti tra il patrimonio artistico del Museo, che include alcuni dei maggiori protagonisti dell’Ottocento e del Novecento, e opere di artisti contemporanei da Christo, Dan Flavin, Joseph Kosuth, Richard Long, Julia Mangold, Cady Noland, Giulio Paolini, Richard Serra, Rudolf Stingel a Giovanni Fattori, Francesco Hayez, Edouard Manet, Giorgio Morandi.
Lungo tutto il tragitto, nello spazio dei tre piani, emergono a più riprese inquadrature di scene, riletture e scorci, così come contrasti tra luce/buio, interno/esterno, contenitore/contenuto, movimento/staticità. Elementi ripresi e affrontati anche da “Adaptation”, l’opera dell’artista americano Arthur Duff (1973), appositamente ideata per la Galleria d’Arte Moderna di Milano e ispirata al copione de “La finestra sul cortile”.
Il lavoro coinvolge gli spazi esterni della Villa, il cortile e la facciata, attraverso proiezioni laser che animeranno il museo nelle ore serali dal mese di novembre fino alla primavera 2017.
La mostra, ideata da Luca Massimo Barbero, è accompagnata da un ciclo di tre incontri organizzati in collaborazione con Johan & Levi Editore e ispirati nei contenuti ad altrettanti volumi che affrontano il tema del collezionismo:
Martedì 13 dicembre ore 18.30 | Yann Kerlau, Cacciatori d’arte;
Giovedì 19 gennaio ore 18.30 | Elio Grazioli, La collezione come forma d’arte;
Giovedì 16 febbraio ore 18.30 | Adriana Polveroni, Marianna Agliottone, Il piacere dell’arte.