HomeMostre ed EventiNel segno di Roberto Longhi. Piero della Francesca e Caravaggio

Nel segno di Roberto Longhi. Piero della Francesca e Caravaggio

Michelangelo Merisi, detto Il Caravaggio, Ragazzo morso da un ramarro, 1595-1596 circa, Olio su tela, cm 65,8 x 52,3 (senza cornice), Firenze, Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto LonghiNegli spazi espositivi del Museo Civico di Sansepolcro (AR) dal 12 febbraio al 4 giugno 207 resterà aperta al pubblico la mostra “Nel segno di Roberto Longhi. Piero della Francesca e Caravaggio”, a cura di Maria Cristina Bandera.

L’esposizione presenta un inedito accostamento tra Caravaggio e Piero della Francesca, che a prima vista potrebbe sembrare azzardato. Eppure le motivazioni emergono se si guardano i due artisti, tra loro così lontani e diversi, nel segno di Roberto Longhi. Entrambi, infatti, furono studiati e ‘riscoperti’  dallo storico dell’arte già a partire dai suoi anni formativi.

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Roberto Longhi (1890-1970) è una delle personalità più affascinanti della storia dell’arte del XX secolo e fondamentali sono stati i suoi studi sul Caravaggio, su Piero della Francesca e sugli artisti operosi in quella che chiama, con un titolo parlante, ‘Officina Ferrarese’.

Del Caravaggio Longhi fu ‘scopritore’ moderno, lucido studioso e collezionista, tanto da acquisire per la propria “raccolta” intorno al 1928 il Ragazzo morso da un ramarro. La tela, dipinta verso il 1595, è certamente uno dei più significativi capolavori giovanili di Caravaggio, che con i suoi splendidi dettagli di natura morta e straordinari effetti luministici coglie, quasi come in un’istantanea fotografica, il momento un cui il giovane si ritrae improvvisamente per il morso di un ramarro.

Su Piero della Francesca Longhi scrisse nel 1927 una monografia, anticipata dal saggio del 1914, “Piero dei Franceschi e lo sviluppo della pittura veneziana”, fondamentale per l’innovativa lettura del pittore di Borgo Santo Sepolcro, visto dallo storico dell’arte non solo nella sua “ascendenza” fiorentina, ma anche, e soprattutto, nella sua “discendenza” veneziana, quello di Antonello da Messina e di Giovanni Bellini. A ideale apertura della mostra il meraviglioso Polittico della Misericordia, protagonista della recente mostra natalizia di Palazzo Marino a Milano e riportato di recente nel suo assetto originario all’interno del Museo Civico di Sansepolcro.
La tavola di Ercole de’ Roberti Ritratto di giovane, che reca nel verso un Ritratto di giovane donna – appartenente a una collezione privata – viene esposta in mostra a testimonianza della “discendenza, per quanto evoluta e ormai incrociata di veneto”, del profilo “nitido” del giovane dai profili di Piero, come ebbe a riconoscere Longhi nel volume Officina ferrarese del 1934.

Accanto al Caravaggio, alla tavola di Ercole de’ Roberti e al polittico di Piero della Francesca, saranno esposti documenti provenienti dall’archivio, dalla biblioteca e dalla fototeca della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi.

La mostra, accompagnata da un catalogo edito da Marsilio, è promossa dal Comune di Sansepolcro ed è organizzata da Civita Mostre.

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