“Contatto. Sentire la pittura con le mani” è il titolo della mostra che dal 28 giugno all’ 1 ottobre 2017 è in programma a Roma nelle sale al piano terra del Museo di Roma a Palazzo Braschi.
Quattro capolavori pittorici sono presentati in forma di rilievi, per consentire al pubblico di scoprire un’opera bidimensionale attraverso l’esperienza tattile e non visiva.
Queste le opere tradotte in tavolette tattili: il Compianto sul Cristo morto del Correggio (Parma, Galleria Nazionale), il Profeta Isaia di Raffaello (affresco nella chiesa di S. Agostino a Roma), la Maddalena penitente di Caravaggio (Roma, Galleria Doria Pamphilj) e la Madonna dei pellegrini di Caravaggio (Roma, chiesa di S. Agostino).
Non si tratta però di una mostra esclusivamente per non vedenti: tutti sono invitati a vivere l’esperienza tattile come un processo di graduale avvicinamento alla comprensione del manufatto, delle forme che lo compongono e del racconto che in esso si cela.
È certamente un’esperienza che richiede un tempo molto diverso dal ‘colpo d’occhio’ con cui siamo abituati a catalogare mentalmente le immagini. Non ci sono colori, ma superfici più o meno morbide, angoli vivi e distanze non sempre facili da misurare.
Tuttavia, quella tattile è anche l’esperienza più incisiva e profonda che si possa fare dell’arte, perché coinvolge direttamente il vissuto individuale e il bagaglio emozionale di ognuno di noi.
La mostra, già ospitata nel 2016 nel palazzo Rospigliosi di Zagarolo, ispirata al testo Microcosmo della pittura (1657) di Francesco Scannelli, è stata ideata e promossa dal prof. Carmelo Occhipinti del Dipartimento di studi Letterari, Filosofici e di Storia dell’Arte dell’Università di Roma “Tor Vergata”, assieme a Federica Bertini e ad Alessandro Marianantoni.