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A Parigi una mostra dedicata a Mariano Fortuny

 Mariano Fortuny, Esposizione di scialli Knossos, a Palazzo Pesaro Orfei, 1910 circaÈ aperta a Parigi, al Palais Galliera – Musée de la Mode de la Ville de Paris -, la mostra ” Fortuny. Un Espagnol à Venise“, realizzata con la partecipazione della Fondazione Musei Civici di Venezia – Museo Fortuny e il Museo del Traje di Madrid.

I magnifici abiti e i preziosi tessuti creati da Mariano Fortuny sono al centro della grande retrospettiva ospitata, dal 4 ottobre 2017 al 7 gennaio 2018, da uno dei più importanti musei dedicati alla moda.
La rassegna conclude il ciclo espositivo dedicato alla moda spagnola, apertosi con Balenciaga, l’oeuvre au noir al Musée Bourdelle (8 marzo – 16 luglio 2017), cui è seguita Costumes espagnols, entre ombre et lumière alla Maison de Victor Hugo (21 giugno – 24 settembre).

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L’esposizione, a cura di Sophie Grossiorde, assistita da Christian Gros, presenta duecentocinquanta opere – di cui oltre centocinquanta provenienti dalle collezioni della Fondazione Muve – che raccontano la grande varietà d’ispirazione e produzione del geniale ed eclettico artista spagnolo nel campo della moda e della produzione di tessuti d’arredo, inventore nel 1909 del celebre e raffinatissimo abito Delphos, quintessenza della sua straordinaria inventiva.

In particolare sono 95 i pezzi che provengono da Palazzo Fortuny – tra dipinti, fotografie, documenti, libri, disegni, matrici e prove di stampa abiti, spille e velluti di seta stampati – cui si aggiungono 3 incisioni e 1 dipinto (Autoritratto di Mariano Fortuny) da Ca’ Pesaro e 2 tessuti antichi da Palazzo Mocenigo.

Sempre dalle collezioni Muve, giungono a Parigi 59 fotografie moderne, stampe a inchiostro eseguite a partire da negativi originali dell’archivio privato di Mariano Fortuny tramite un intervento di digitalizzazione e restauro virtuale e 3 proiezioni video realizzate con immagini provenienti sempre dall’archivio dell’artista.

La mostra ‘immerge’ letteralmente il visitatore nell’eleganza senza tempo dell’arte tessile di Fortuny, ispiratasi all’ellenismo, molto in voga nel primo Novecento, ma permeata anche di influenze bizantine, rinascimentali e orientali, come testimoniano le straordinarie creazioni di abiti in velluto di seta che tanto ‘ammaliarono’ le donne della sua epoca: dalla Marchesa Casati alla Contessa Greffulhe, da Eleonora Duse a Isadora Duncan, da Peggy Guggenheim a Oona Chaplin.

La mostra è accompagnata da un catalogo curato da Sophie Grossiord (Éditions Paris Museés, 2017).

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