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Kandinsky e Cage: musica e spirituale nell’arte – Mostra a Reggio Emilia

Wassily Kandinsky, Bühnenentwürfe zu Musorgsky
Wassily Kandinsky, Bühnenentwürfe zu Musorgsky

A Palazzo Magnani di Reggio Emilia dall’11 novembre 2017 al 25 febbraio 2018 è aperta al pubblico una interessante mostra sul rapporto tra arte e musica. Un percorso che parte dall’astrattismo spirituale di Wassily Kandinsky per approdare al silenzio illuminato di John Cage.

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L’esposizione, a cura di Martina Mazzotta, presenta preziosi bozzetti di opere di Richard Wagner, la “Fantasia di Brahms” di Max Klinger e una serie di Lubok.
Segue un importante nucleo di una cinquantina di opere di Wassily Kandinskydipinti, acquerelli, grafiche – provenienti da musei e collezioni private, tra le quali spiccano quelle di carattere eminentemente musicale, come gli acquerelli dipinti per gli spettacoli teatrali (del Centro Pompidou, Parigi) e per “Quadri di un’Esposizione” sulla musica di Mussorgskij (della collezione universitaria del Castello di Wahn, Colonia).

Dal confronto dialettico con un musicista come Constantin Čiurlionis, rappresentato in mostra da opere e spartiti provenienti dall’omonimo museo lituano di Kaunas, nonché dalle suggestioni della musica atonale dell’amico Arnold Schöenberg, celebrato a Palazzo Magnani come pittore con una straordinaria selezione di dipinti del Schöenberg Center di Vienna, Kandinsky giunge intorno al 1910 all’astrattismo spirituale e apre la via al suono interiore dei segni e dei colori, alla continua ascesa verso la libertà della materia.

A una sezione su Paul Klee segue un omaggio a Marianne von Werefkin, in collaborazione col Museo d’Arte Moderna di Ascona.
Campane sonore lungo il percorso e video consentono di fruire di alcuni nuclei dell’esposizione con accompagnamenti musicali mirati, dei quali il visitatore potrà godere contestualmente e in modo strettamente connesso alla visione delle opere.

La mostra viene animata da brani letterari degli artisti, video e installazioni che invitano a sperimentare in maniera ludica e ricreativa la sinestesia e offrono vere e proprie riscoperte. Come quella della figura di Oskar Fischinger, le cui opere giungono dall’omonimo archivio in California, il quale si ispirò a Kandinsky in maniera multiforme e divenne poi maestro di Cage negli USA, animando tra l’altro “Fantasia” di Walt Disney con la “Toccata con Fuga” di Bach, nella quale molte delle suggestioni della mostra sembrano trovare una sede ideale.

Il percorso prosegue con una selezione di opere di tre artisti particolarmente legati alla musica e alla spiritualità nel secondo Dopoguerra: Nicolas De Staël e Fausto Melotti, dei quali vengono presentati e riscoperti preziosi dipinti e sculture musicali, e Giulio Turcato, del quale vengono esposti acquerelli, maquette, video e musiche di Luciano Berio appartenenti a “Moduli in Viola. Omaggio a Kandinsky”, lo spettacolo realizzato per la Biennale di Venezia del 1984.

La mostra si conclude con un ampio omaggio a John Cage, il musicista, pensatore, poeta e artista i cui princìpi di risonanza interiore e la cui concezione dell’arte come tramite privilegiato di idee universali presenta analogie, rimandi e corrispondenze con la spiritualità kandinskiana. La sezione a lui dedicata si integra con la presenza di opere di altri artisti e si sviluppa attraverso notazioni e documenti audio e video, ma soprattutto attraverso installazioni di grande suggestione che permettono ai visitatori di sperimentare sinesteticamente la poetica cageana.

La mostra è promossa dalla Fondazione Palazzo Magnani e da Skira Editore con la partecipazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, del Comune di Reggio Emilia, della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Reggio Emilia, della Fondazione Cassa di Risparmio Pietro Manodori, della Camera di Commercio di Reggio Emilia.

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