In occasione del 150° anniversario della scomparsa di Gioachino Rossini la Scala propone tre concerti gratuiti in programma a Milano, Lodi e Varese, che proseguono il progetto che a partire dal 2015 ha portato il Coro del Teatro alla Scala nelle chiese lombarde.
Sui leggii la Petite messe solennelle per Coro, soli, due pianoforti e harmonium, ultimo capolavoro sacro di Rossini (e, nelle parole del compositore, “ultimo peccato della mia vecchiaia”).
Il Coro del Teatro alla Scala è diretto da Bruno Casoni, cantano i solisti dell’Accademia scaligera Sara Rossini (soprano), Daria Cherniy (mezzosoprano), Chuan Wang (tenore) e Dongho Kim (basso). Ai pianoforti Alberto Malazzi e Marco De Gaspari, mentre Jader Costa è all’harmonium.
Il primo concerto, venerdì 9 marzo 2018 alle 20.30, si svolge a Milano nella Chiesa del Sacro Cuore dei Frati Cappuccini di Viale Piave 2 attigua all’Opera San Francesco per i Poveri. L’intento è quello di riunire in una grande occasione musicale gli abitanti della zona, i partner e sostenitori dell’OSF e anche le tante persone assistite.
L’Opera San Francesco per i Poveri dal 1959 garantisce a chi vive in difficoltà assistenza gratuita e accoglienza. Ogni giorno distribuisce migliaia di pasti caldi e permette a centinaia di persone di vestirsi, lavarsi e curarsi.
Al concerto a Milano seguono altre due date: sabato 10 marzo alle 20.45 nei vasti spazi romanici del Duomo di Lodi e martedì 13 marzo alle 20.30 sotto gli affreschi del Nuvolone e del Cerano che arricchiscono le volte della Basilica di San Vittore a Varese.
La Petite messe solennelle è l’estremo capolavoro sacro di Gioachino Rossini, che compose nel 1863, 34 anni dopo la prima del Guillaume Tell che segnò il suo distacco dalle scene.
A margine del manoscritto si trova il celebre appunto “Buon Dio, eccola terminata questa umile piccola Messa. È musica benedetta (“musique sacrée”) quella che ho appena fatto, o è della maledetta musica? (“sacrée musique”). Ero nato per l’opera buffa, lo sai bene! Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso”.
Piena di scienza musicale, la Messa è un ponte verso l’avvenire, non a caso ammirato da tanti compositori del Novecento. La revisione critica della partitura, realizzata da Philip Gossett, è stata eseguita per la prima volta al Festival Rossini di Pesaro nel 1997.