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A Milano antologica dedicata ad Agostino Bonalumi

Agostino Bonalumi, Verde, 1988, Tela estroflessa, inchiostri e vinavil colorato, 114x146 cmÈ aperta al pubblico, dal 16 luglio fino al 30 settembre 2018, nelle sale al piano nobile di Palazzo Reale di Milano, la mostra “Bonalumi 1958 – 2013”, antologica di Agostino Bonalumi (1935-2013) nella sua città.

Il percorso espositivo si completa con un focus dal titolo “Agostino Bonalumi. Spazio, ambiente, progetto” allestito al Museo del Novecento.

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Il progetto complessivo dedicato all’artista, curato da Marco Meneguzzo, presenta circa 120 opere in grado di testimoniare tutto il percorso creativo dell’artista milanese: dall’esordio, avvenuto a Milano, con Enrico Castellani e Piero Manzoni attorno al 1959, attraverso gli anni Sessanta in contatto con i maggiori gruppi europei, sino alla recentissima riscoperta e rivalutazione internazionale.

La mostra illustra l’attività di uno dei maggiori astrattisti a livello mondiale mediante una serie di importanti lavori, molti dei quali di grandi dimensioni.

Il percorso espositivo, ordinato cronologicamente, è caratterizzato tra l’altro dalla presenza di tre grandi installazioni che hanno insegnato tappe importanti del suo viaggio d’artista lungo il Novecento: la prima è “Blu abitabile”, un’opera di pittura-ambiente, realizzata per la mostra “Lo Spazio dell’Immagine” di Foligno nel 1967; la seconda è la ricostruzione dell’opera “Struttura modulare bianca” presentata per la prima volta nella sala personale alla XXXV Biennale d’Arte di Venezia del 1970; mentre la terza, una parete di grande superficie, è stata esposta nel 2003 all’Institut Mathildenhöhe, Darmstadt, in Germania.

«Agostino Bonalumi – afferma Marco Meneguzzo – appartiene a quella generazione che ha preso molto da Lucio Fontana, ma che è riuscita a dare il senso dello spazio in una maniera assolutamente moderna, così come avevano fatto i due suoi amici e sodali, Piero Manzoni ed Enrico Castellani, pur mantenendo ciascuno una propria e ben riconoscibile cifra espressiva. Bonalumi – prosegue Meneguzzo – ha trovato la chiave per dare un’immagine dell’arte strettamente aderente alla società che stava formandosi, aprendosi finalmente alla vera modernità, continuando a sperimentare fino alla fine dei suoi giorni».

All’interno del percorso allestito a Palazzo Reale sarà proiettato un estratto, della durata di 12 minuti sui 60 complessivi, del documentarioAgostino Bonalumi. L’intelligenza dei materiali (2018)”. Realizzato da Archivio Bonalumi e Zenit Arti Audiovisive, con la regia di Fabrizio Galatea e la direzione storico-artistica di Francesca Pola, il film sarà trasmesso integralmente da Sky Arte HD il 18 settembre 2018.

Il Museo del Novecento di Milano, sempre dal 16 luglio al 30 settembre 2018, dedicherà a Bonalumi un focus dal titolo “Agostino Bonalumi. Spazio, ambiente, progetto”, riguardante un aspetto meno conosciuto della sua ricerca, quello che tra il 1967 e la fine degli gli anni Settanta lo condusse a pensare, progettare e creare opere ambientali di dimensioni spesso notevoli. Sarà esposta una serie di otto opere su carta, realizzate appena a ridosso di quelle ambientali, che rivela l’accuratezza e la precisione di un pensiero costante sullo spazio.

La mostra, accompagnata da un catalogo pubblicato da Silvana Editoriale, è promosso dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale, Museo del Novecento in collaborazione con l’Archivio Bonalumi.

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