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Torino | Flashback 2018, l’arte è tutta contemporanea

Hopp-Halasz,  Senza titolo, 1970, ca Acrilico su tela, Galleria Allegra Ravizza, Lugano e Honolulu - Flashback 2018   Al Pala Alpitour di Torino dall’ 1 al 4 novembre 2018 si svolge la VI edizione di flashback, l’arte è tutta contemporanea rivelando le novità di quest’anno: tra le gallerie, tante conferme, graditi ritorni e ‘new entries’.

Un programma ricco e articolato che comprende lo special project Opera Viva di Alessandro Bulgini, le flashback exhibition – il live painting di Francesco Valeri e le opere di Tony Matelli -, i flashback sound che vanno dalla performance sonora ai mixing sound, passando per l’art lounge room, i flashback lab di Mariachiara Guerra, i numerosi flashback talk, le art class e la sezione flashback video con un’installazione ad altissima definizione di Quayola.

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Il filo conduttore di flashback 2018 è il libro di fantascienza di Chad Oliver Le rive di un altro mare che racconta di rapporti tra realtà differenti e in continua ridefinizione, un dialogo tra diverse forme di civiltà, diversi mondi. E così anche le opere d’arte presenti in fiera sono l’emblema dell’idea di mixité culturale e temporale come attitudine antropologica, tipica dell’approccio di flashback, e la conferma del claim che da sempre accompagna la fiera ovvero l’arte è tutta contemporanea.

Le opere di flashback 2018 rappresentano la reale possibilità di convivenza e mescolanza di stili, epoche e culture. Opere come Teseo che uccide il Minotauro, una pelika attica del V secolo a.c. della galleria Maurizio Candiani o la Coppia di versatoi a guisa di oca, dinastia Han occidentali (206 a. C. – 9 d.C.), di Schreiber Collezioni, fino ai lavori dell’artista ungherese Hopp-Halasz degli anni ‘70 o le sculture di Luigi Ontani che raffigurano l’incontro/scontro tra diversi e l’incanto dell’eterogeneità.
Nell’insieme espositivo alcune opere dedicate al mare, all’acqua, al viaggio, dunque particolarmente affini al tema di quest’anno: il Nauta in piombo di Francesco Somaini, navigatore e marinaio, esposto alla XXX Biennale di Venezia, di Open Art; Xe-Hal, il volo del gabbiano, simbolo del sacrificio e del viaggio alla ricerca della conoscenza, di Piero Gilardi della galleria Biasutti & Biasutti; l’aura romantica e le suggestioni cromatiche del vedutismo settecentesco di Francesco Fidanza nella Scena di pescatori in un porto mediterraneo di Maison d’Art. Il sensazionale Senza Titolo di Alberto Savinio del 1930 della galleria Mazzoleni che ci mostra l’approdo su Le rive di un altro mare di F & F Antichità.

I contenuti di flashback vengono divulgati attraverso un racconto innovativo dell’arte storicizzata: il flashback storytelling e le flashback art class, le lezioni di storia dell’arte ‘tutta contemporanea’ che indagano l’opera in un orizzonte atemporale, sono gli elementi attraverso i quali modificare il linguaggio e la lettura dell’opera d’arte.

Un cenno particolare meritano le flashback exhibition di Francesco Valeri e Tony Matelli che amplificano il racconto e aprono le porte a un mondo nuovo su Le rive di un altro mare.
In The Wanderer, Hunter and Reverie di Matelli si respira un gioco fatto di impulsi contraddittori, gli stessi impulsi, le stesse paure e la stessa curiosità che scaturiscono dal viaggio alla scoperta dell’altro e dell’altrove. Mentre ne Le rive di un altro mare, in un contesto senza tempo, sospeso e in bilico tra passato e futuro, tra nuovo e antico, due personaggi appartenenti a tradizioni e a identità diverse stabiliscono un contatto, un incontro fatto di strani strumenti: una lampadina infatti fuoriesce dall’orecchio dell’’occidentale’, mentre la mazza-scettro dell’’indigeno’ gli solletica la guancia. In che mondo siamo?
E così, come i naufraghi sopravvissuti su un’isola di sogni, siamo anche noi invitati a dedicarci alle nostre paure, ansie, sentimenti di abbandono, ma anche alla curiosità e al senso del mistero.

Infine i flashback sound, in particolare ADD di Francesca Sandroni, che negli spazi del progetto Opera Viva Barriera di Milano (ideato da Alessandro Bulgini e curato da Christian Caliandro) agisce stratificandosi come atto ludico estemporaneo di contatto e di interazione con l’altro da sé, e l’art lounge room di Andrea Vailati Canta, il cui format è quello dei live dai locali caldaie che negli anni ha saputo assumere sempre più spessore e autenticità, in cui la partecipazione attiva cambia la narrazione e il pubblico diventa parte integrante della performance.

E dato che quest’anno il tema è la diversità, è dunque interessante approdare insieme su Le rive di un altro mare connettendo in profondità zone temporali diverse: l’antico, il moderno e il contemporaneo nel suo farsi.

Per informazioni e approfondimenti è possibile visitare il sito web di Flashback.

 

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