HomeMostre ed EventiLa pittura sacra a Ferrara tra Cinque e Settecento

La pittura sacra a Ferrara tra Cinque e Settecento

Ippolito Scarsella (1551-1620), Madonna di Reggio e Santi, 1600 circa, tela cm 144,5 x 112,5, Ferrara, Azienda Servizi alla Persona, inv. DOC18 (in deposito presso i Musei di Arte Antica) - La pittura sacra

Al Castello Estense di Ferrara torna “L’arte per l’arte”, il progetto del Comune di Ferrara dedicato alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città reso inaccessibile dopo il sisma del 2012.

Dal 26 gennaio al 26 dicembre 2019 le sale riccamente affrescate dell’ala sud e dei Camerini del Castello ospitano infatti la quadreria di proprietà dell’ASPAzienda Servizi alla Persona di Ferrara, depositata presso i Musei di Arte Antica.

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Si tratta di un vero e proprio capitale artistico, pressoché sconosciuto eppure di grande rilevanza storica, che l’esposizione al Castello mira a restituire al grande pubblico. Un viaggio nel tempo che spazia dal tramonto del dominio Estense fino al secolo dei Lumi.

Le tappe di questo itinerario ci conducono al cospetto dei due importanti protagonisti della rivoluzione naturalistica di inizio Seicento: Ippolito Scarsella detto Scarsellino e Carlo Bononi. Contestualmente personalità cronologicamente precedenti e parallele come, ad esempio, Giuseppe Mazzuoli detto il Bastarolo, il cui il manierismo castigato è fondamentale nella seconda metà del Cinquecento, Gaspare Venturini, pittore molto attivo per i duchi e per committenti religiosi, e l’enigmatico Giuseppe Caletti, curiosa figura di artista “maledetto” operante nella prima metà del Seicento. La seconda metà del XVII secolo è caratterizzata dal mitigato universo figurativo di Giuseppe Avanzi, pittore di mediazione che schiuderà il sipario al Settecento dove si imporranno le singolari personalità di Giacomo Parolini e Giuseppe Zola.

L’esposizione di queste opere è stata preceduta da una campagna di manutenzioni e restauri: dopo i recenti recuperi delle tele di Scarsellino curati dai Musei di Arte Antica, in previsione dell’esposizione sono state ben 34 le tele restaurate e 14 quelle per le quali sono state approntate manutenzioni.

La mostra, curata da Giovanni Sassu con la collaborazione di Tito Manlio Cerioli e Romeo Pio Cristofori, è promossa dal Comune di Ferrara, dalla Fondazione Ferrara Arte e dall’ ASP – Centro Servizi alla Persona, Ferrara.

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