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Il figlio di Saul, un film di Laszlo Nemes – Rai5

Il figlio di Saul

Nei giorni in cui ricorre il Giorno della Memoria che commemora le vittime dell’Olocausto, Rai Cultura propone il film “Il figlio di Saul”, di Laszlo Nemes, in onda martedì 22 gennaio 2019, alle ore 21.15, su Rai5.

Anno 1944. Nel campo di concentramento di Auschwitz, Saul Ausländer, prigioniero, è costretto a bruciare i corpi della propria gente nell’unità speciale Sonderkommando. Sente inevitabilmente il peso delle azioni che deve compiere, ma trova un modo per sopravvivere. Finché un giorno salva dalle fiamme il corpo di un giovane ragazzo che crede essere suo figlio e decide di cercare in tutto il campo un rabbino, che possa aiutarlo nel dare una degna sepoltura al corpo di suo figlio.

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«Un aspetto molto problematico del film è stato quello di raccontare una storia di finzione partendo dal contesto di questa testimonianza – dichiara il regista Laszlo Nemes -. Non volevo trasformare nessuno in un eroe, non volevo neanche assumere il punto di vista dei sopravvissuti, né mostrare troppo di quella fabbrica di morte. Volevo solo trovare una prospettiva che potesse essere esemplare, ridotta all’essenziale, per raccontare una vicenda il più possibile semplice e arcaica. Ho scelto il punto di vista di un uomo, Saul Ausländer, un ebreo ungherese membro di un Sonderkommando, e mi sono attenuto strettamente a questa posizione: mostrare quello che vede, niente di più e niente di meno. Non si tratta però di una soggettiva pura, poiché sullo schermo noi vediamo Saul come personaggio: non volevo infatti ridurre il film a un approccio puramente visuale, che sarebbe stato artificioso, e ho preferito evitare ogni virtuosismo o esercizio di stile – continua il regista – . Inoltre, quest’uomo è il punto di partenza di una storia unica, ossessiva e primitiva: crede di aver riconosciuto il figlio tra le vittime delle camere a gas ed è deciso a salvarne il corpo dai forni, trovare un rabbino che reciti il Kaddish e seppellirlo. Tutto quello che fa è legato a questa missione, che sembra completamente priva di scopo nell’inferno del lager. Il film resta tuttavia sempre legato al suo punto di vista e alla sua linea d’azione. Questa incrocia poi quella degli altri prigionieri, ma il campo è percepito per intero dalla sua prospettiva».

Grand Prix, Premio Fipresci e Vulcan Award Of The Technical Artist (A Tamas Zanyi) al 68° Festival di Cannes (2015). Golden Globe 2016 come miglior film straniero. Oscar 2016 come miglior film straniero. David di Donatello 2016 come miglior film dell’Unione europea.

Il cast del film Il figlio di Saul: Géza Röhrig, Levente Molnar, Urs Rechn, Todd Charmont, Sándor Zsótér, Marcin Czarnik, Jerzy Walczak, Uwe Lauer, Christian Harting, Kamil Dobrowlski, Amitai Kedar, István Pion, Juli Jakab.

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