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Torniamo amici. Paolo VI e gli artisti – Mostra a Milano

Aldo Carpi, L’arresto di Gesù, 1951, tecnica mista su tela, 121x60, Milano, GASC

La GASC | Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei di Milano ospita, dal 15 febbraio al 14 aprile 2019, la mostra “Torniamo amici. Paolo VI e gli artisti“, curata da Luigi Codemo e Alice Tonetti.

L’esposizione presenta 50 lavori, tra dipinti, disegni, sculture, bozzetti, grafiche di autori quali Aldo Carpi, Francesco Messina, Trento Longaretti, Silvio Consadori, Floriano Bodini, Luigi Filocamo, Lello Scorzelli, Virginio Ciminaghi, Angelo Biancini, Eros Pellini, Ettore Calvelli e altri, ai quali si affiancano importanti prestiti, provenienti dalla Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani e dalla Collezione Paolo VI – Arte Contemporanea di Concesio (BS).

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Il titolo dell’iniziativa prende spunto dalla domanda – Ritorniamo a essere amici? – che Paolo VI rivolse agli artisti invitati per l’udienza a loro dedicata nel maggio del 1964 nella Cappella Sistina. Un’offerta che tendeva a ricostruire il dialogo tra gli artisti e la committenza ecclesiale che si era notevolmente affievolito da almeno due secoli.

Fu proprio alla Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei che Giovanni Battista Montini ebbe l’occasione di venire in contatto e instaurare un rapporto di amicizia e di collaborazione con un gruppo di autori attenti a coniugare i temi del sacro con i linguaggi artistici del ‘900. Tra questi, si segnalano Angelo Biancini, Floriano Bodini, Aldo Carpi, Virginio Ciminaghi, Silvio Consadori, Luigi Filocamo, Kengiro Azuma, Trento Longaretti, Enrico Manfrini, Francesco Messina, Luciano Minguzzi, Eros Pellini, Mario Rudelli, Aligi Sassu, Lello Scorzelli, Gianluigi Uboldi.

Il percorso espositivo comprende opere di questi autori come la versione in bronzo di Ritratto di un papa di Floriano Bodini e la croce astile di Lello Scorzelli, oltre a una serie di documenti e fotografie d’epoca che testimoniano il rapporto della GASC col Papa.

La rassegna prosegue raccontando come la GASC, dagli anni cinquanta al 1978, abbia continuato ad accompagnare Montini, prima da arcivescovo e poi anche da pontefice, nella promozione di opere d’arte sacra.

Nel primo caso, Montini promosse il piano che portò a progettare e costruire più di 100 chiese per far fronte all’espansione di Milano nel secondo dopoguerra. In mostra, vengono proposti gessi di opere realizzati per queste chiese oltre che la proiezione di una rassegna di foto che illustrano le chiese oggi.

Nel secondo caso, sono esposti disegni preparatori, bozzetti, gessi, bronzi, della cappella privata di Paolo VI, realizzata nei primi anni del pontificato e curata per la parte artistica da Dandolo Bellini, con gli interventi di autori, tutti legati alla GASC, quali Enrico Manfrini, Lello Scorzelli, Luigi Filocamo, Silvio Consadori, Trento Longaretti, Mario Rudelli.

Un’importante sezione sarà dedicata alla Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei che, nel periodo del magistero di Paolo VI divenne un vero e proprio cenacolo, dove gli artisti potevano liberare la propria creatività e promuovere la ricerca.

La GASC ebbe inoltre grande parte nella formazione della Collezione di Arte Religiosa Moderna dei Musei Vaticani, inaugurata nel 1973, dove confluirono molti degli autori legati alla Galleria. Per questo appuntamento, verranno presentati variazioni o multipli di opere in bronzo così come disegni preparatori e gessi presenti anche ai Musei Vaticani.

L’esposizione si chiude idealmente con la sezione che conferma il forte legame che si era instaurato tra papa Paolo VI e la GASC, attraverso importanti prestiti.

La mostra è organizzata dalla GASC | Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei Villa Clerici, dalla raccolta museale della Casa di Redenzione Sociale di Milano, col patrocinio dell’Arcidiocesi di Milano e dell’AMEI- Associazione Musei Ecclesiastici Italiani

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