
Un dramma che ripercorre una delle denunce sociali del nostro Paese diretto dall’esordiente Francesco Ghiaccio, che firma anche la sceneggiatura insieme a Marco D’Amore. È il film “Un posto sicuro”, in onda lunedì 4 febbraio 2019, alle ore 22.10, su Rai5.
Casale Monferrato, 2011. Eduardo e Luca sono padre e figlio, ma si sono persi da tempo. Una telefonata improvvisa li rimetterà drammaticamente l’uno davanti all’altro, e questa volta, entrambi lo sanno, non avranno una seconda occasione. Intorno a loro si agita l’intera città, in cerca di riscatto alla vigilia della prima grande sentenza sull’amianto. Il bisogno di dar voce a chi non l’ha mai avuta e l’amore per una ragazza daranno a Luca la forza per rinascere, lottare, raccontare una storia fatta di dolori e gioie quotidiane, di ricordi che tornano per farti del male o salvarti per sempre.
«Appena impari a riconoscere l’amianto ti accorgi che è ovunque, in provincia come nelle grandi città. Era considerato un materiale eccezionale, isolante e indistruttibile, per questo l’hanno chiamato “Eternit” afferma il regista Francesco Ghiaccio -. Invece non è affatto eterno, si sfibra e rilascia nell’aria dei filamenti che respiriamo. A Casale Monferrato lo sanno bene: tutto era cominciato agli inizi del ‘900 quando la fabbrica aveva aperto i battenti e il sogno di un posto sicuro, ben pagato, aveva travolto tutti. Verso gli inizi degli anni ’70 però tutte quelle morti tra gli operai iniziarono a non sembrare più naturali, poi il disastro iniziò a colpire le mogli degli operai, che lavavano a mano le tute da lavoro sporche d’amianto, e infine i cittadini vittime della polvere liberata dallo stabilimento così a ridosso del centro città. In tutto quasi duemila morti, uno sterminio in una città così piccola: e non è ancora finita, il picco di vittime è drammaticamente previsto per il 2020».
Nastro d’Argento speciale dei 70 anni a Marco D’amore per l’impegno sui temi della società. Candidato ai Nastri d’Argento 2016 per miglior soggetto e produttore.
Nel cast anche Giorgio Colangeli e Matilde Gioli.