La seconda puntata di “Prima dell’alba”, il programma on the road con Salvo Sottile che va alla scoperta dell’Italia notturna, di chi comincia a vivere quando gli altri vanno a dormire va in onda lunedì 25 marzo 2019, alle ore 23.10, su Rai3.
La puntata si apre a Milano, dove notte e giorno decine e decine di persone sfrecciano sulle loro bici per consegnare cibo a domicilio. Sono i cosiddetti riders, che con il loro lavoro, scarsamente pagato e tutelato e usurante, alimentano un business milionario in costante crescita. Salvo Sottile incontra Antonio, quarantenne disoccupato, costretto a pedalare 50 km al giorno e a controllare costantemente il cellulare per non perdere nemmeno una chiamata: perché se negli altri Stati europei la Gig economy è uno strumento che aiuta giovani e studenti a mantenersi, in Italia è spesso la prima fonte di reddito per chi non riesce a trovare un’alternativa.
Dai ritmi frenetici della nuova economia alla lentezza come stile di vita, il viaggio prosegue a Cherasco (CN) per incontrare Simone Sampò che nella sua azienda totalmente ecosostenibile alleva chiocciole per uso alimentare e per produrre bava di lumaca, dalle molteplici proprietà cosmetiche. Un progetto che richiede una dedizione totale e soprattutto uno studio meticoloso, che avviene per lo più di notte, quando il rumore della masticazione delle chiocciole risuona nella campagna.
Se c’è chi nel buio della notte lavora, altri lottano contro i propri demoni o per proteggere persone a rischio: a Milano Salvo Sottile entra in un centro di recupero per uomini violenti dove psicologi e criminologi offrono gratuitamente il loro supporto nella speranza di limitare il più possibile che avvengano nuovi crimini, mentre a Bologna incontra le attiviste del MIT, associazione che dal 1982 combatte per i diritti delle persone trans fornendo il proprio supporto anche di notte, pattugliando le strade per proteggere le sex worker trans e farle sentire meno sole.
La puntata si chiude a Poggiardo nel leccese, dove alle prime luci dell’alba un’intera famiglia è già al lavoro in un’azienda agricola non convenzionale: è quella di Gianluca Carluccio, giovane imprenditore che coltiva la canapa per uso alimentare e per produrre cannabis light, a basso livello di THC e quindi oggi totalmente legale. A supportare Gianluca, anche Nonna Mimmi che, un tempo contadina nei campi di tabacco, oggi aiuta il nipote nella sua attività: un’impresa del futuro che attinge dal passato.