HomeFotografiaBerenice Abbott. Topografie – Mostra al MAN di Nuoro

Berenice Abbott. Topografie – Mostra al MAN di Nuoro

Berenice Abbott, Dorothy Whitney, Paris, 1926 © Berenice Abbott/Commerce Graphics/Getty Images. Courtesy of Howard Greenberg Gallery, New York

È dedicata a Berenice Abbott (1898-1991), considerata “la fotografa di New York”, la mostra che fino all 8 settembre 2019 è aperta al pubblico al Palazzo delle Paure di Lecco.

L’esposizione presenta 80 fotografie in bianco e nero, capaci di ripercorrere l’intera sua carriera, e declinate in tre sezioni che definiscono la sua cifra espressiva più caratteristica: Ritratti, New York e Scienza.

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Il percorso espositivo si apre con i ritratti, realizzati a partire dal 1925 all’interno dello studio parigino di Man Ray, di cui fu assistente.
Con queste fotografie, Berenice Abbott ottenne subito un grande successo, sia di critica che commerciale, al punto che entro un anno riuscì ad aprire un proprio atelier e a esporre le sue opere in galleria.
Tra gli scatti più riusciti vi sono quelli alla scrittrice Solita Solano, al fotografo Eugène Atget, all’attrice Dorothy Whitney, a Jean Cocteau o ancora, quello a James Joyce.

Tornata negli Stati Uniti nel 1929, Berenice Abbott abbandonò il tema del ritratto a causa delle pressioni economiche che seguirono la Grande Depressione, per dedicarsi alle fotografie di New York, di cui documentò i cambiamenti e la crescita come metropoli e che possono essere definite come i suoi lavori più riusciti. I primissimi scatti furono semplicemente degli appunti, colti con una piccola fotocamera, per poi essere tradotti, nel 1932, in grande formato grazie alla sua macchina Century Universal.

La mostra prosegue con la sezione dedicata alla scienza. Nel 1939, infatti, la Abbott iniziò il suo progetto più ambizioso. Credendo che i fenomeni scientifici fossero validi soggetti artistici, s’impegnò a dimostrare che la fotografia era il mezzo più adatto e qualificato per unire arte e scienza. Lavorò per oltre vent’anni in solitudine a questo progetto, fino a quando, nel 1958, il suo lavoro venne riconosciuto dal Physical Science Study Committee e venne assunta dal MIT Massachussets Institute of Technology.

Chiude idealmente la rassegna, il documentario Berenice Abbott: A View of the 20th Century di Kay Weaver e Martha Wheelock (1992).

La mostra, curata da Anne Morin e Piero Pozzi, col patrocinio del Comune di Lecco, è prodotta e realizzata da Di Chroma Photography e ViDi – Visit Different.

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