“Storie pazzesche” è il film di Damián Szifrón – con Ricardo Darín, Oscar Martínez, Leonardo Sbaraglia, Erica Rivas, Rita Cortese – che Rai Cultura propone, anche in lingua originale, martedì 2 aprile 2019 alle ore 21.15 su Rai5.
Sei storie sospese tra suspense e umorismo, campione di incassi in Argentina.
Un ingegnere specializzato in demolizioni; la cameriera e la cuoca di una tavola calda frequentata da camionisti; un uomo che si trova a vivere una storia enigmatica a bordo di un aereo; una sposa sconvolta, in un matrimonio che sfiora il dramma; un miliardario che conduce trattative clandestine per evitare una tragedia familiare; un uomo che all’improvviso si ritrova intrappolato in un insolito thriller stradale. Tutti loro si scopriranno vulnerabili di fronte a una realtà che improvvisamente può cambiare e diventare imprevedibile, trovandosi ad attraversare la sottile linea che divide la civiltà dalla barbarie. Una storia di inganni amorosi, ritorni dal passato, tragedie e violenze quotidiane, che spingeranno tutti loro a perdere il controllo.
«Le storie di questo film sono frutto dell’immaginazione più sfrenata – afferma il regista Damián Szifrón -. Mentre lavoravo ad altri progetti ho cominciato a scrivere una serie di racconti per dare libero sfogo alle mie frustrazioni. Quando li ho raccolti in un volume, mi sono reso conto che erano legati da alcuni temi comuni: parlavano tutti di catarsi, vendetta e distruzione. E dell’innegabile piacere di perdere il controllo. Spesso penso alla società capitalista occidentale come a una specie di gabbia trasparente che ci rende insensibili e distorce i nostri rapporti con gli altri. Questo film racconta le storie di alcuni individui che vivono dentro questa gabbia senza esserne consapevoli. E quando arrivano al punto di rottura, anziché reprimersi, o deprimersi, come facciamo quasi tutti, partono in quarta senza riuscire più a fermarsi».
In concorso al 67° Festival di Cannes (2014). Candidato all’Oscar 2015 come miglior film straniero. Candidato al David di Donatello 2015 come miglior film dell’Unione Europea.